Sport / Il caso

Centro sportivo Trilacum, ripresa l’attività sportiva, l’Asuc dà il comodato gratuito per la squadra di calcio

Il presidente Franceschini di Vigolo Baselga al lavoro con palazzo Thun per il passaggio di proprietà dell’area, poi il Comune di Trento dovrà indicare un gestore (che potrebbe essere direttamente Asis)

di Gigi Zoppello

TRENTO. La questione del Centro sportivo Trilacum, nel territorio di Trento ma gestito da sempre dal gruppo sportivo di Terlago, si avvia alla conclusione e registra una buona notizia: l’Asuc di Vigolo Baselga, presieduta da Flavio Franceschini, dopo aver ricevuto le chiavi del complesso sportivo, in soli sette giorni ha voluto concedere gratuitamente in comodato l’uso l’accesso al campo alla squadra di calcio locale, che ha potuto così perfezionare l’iscrizione al campionato.

«Il centro è stato riaperto parzialmente a tempo di record – spiega il presidente – a dimostrazione che l’Asuc non aveva alcuna intenzione di bloccare le attività, ma voleva solo che fosse prima ripristinata la legalità, sancita da ben due sentenze giudiziarie».

Il presidente Asuc non si sbilancia invece sull’attività dell’atletica: «Per questo settore non abbiamo ricevuto ancora alcuna richiesta» racconta. Ma guarda fiducioso alla soluzione definitiva che è all’orizzonte: l’accordo per il passaggio della proprietà e della gestione al Comune di Trento.

«Abbiamo avuto numerosi incontri preparatori, con il sindaco Ianeselli e il Servizio Patrimonio di palazzo Thun. Il prossimo appuntamento è per l’1 settembre, quando faremo insieme al Comune un sopralluogo al centro sportivo per verificare lo stato delle attrezzature. Serve per stipulare l’accordo definitive, potrebbe essere che la gestione venga affidata ad Asis, ma è presto per dirlo, e comunque è una scelta che farà il Comune di Trento quando ne sarà in possesso».

Gli accordi sono su due versanti: da una parte per la gestione, e dall’altra per la proprietà, con il Comune di Trento. Il sindaco di Trento Franco Ianeselli ha infatti annunciato da mesi che la soluzione è in uno scambio perequativo: l’Asuc riceverà terreni sul Monte Bondone, e l’area a ridosso di Terlago passerà a Palazzo Thun, il quale poi stipulerà una convenzione di gestione (ma a questo punto, forse non con la Trilacum).

«Certo è una partita complessa – dice Franceschini – fra atti notarili e stime, non è una questione da poche ore. Però speriamo di chiudere tutta la vicenda al più presto. Intanto abbiamo dimostrato tutta la nostra disponibilità mettendo a disposizione il campo da calcio gratuitamente».

Per Franceschini – che è a fine mandato – la soddisfazione di aver agito nell’interesse della sua comunità: «Sono stato insultato su Facebook, e attaccato da tutte le parti, ma bisogna capire che dietro la questione ci sono dinamiche complesse, ed io da presidente avevo il dovere di tutelare un bene della comunità, come ci è stato riconosciuto in più sentenze giudiziarie dal 2013 in poi. Le motivazioni dell’Asuc erano valide, solide e documentabili: lì nei decenni che furono c’è stata una occupazione abusiva di terreni, e questo comporta tutta una serie di responsabilità che all’apparenza la gente, ovviamente, non conosce. E che abbiamo sanato».

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