Serie A / La giornata

Scudetto sempre più vicino per l’Inter, Milan e Juventus deludono

I nerazzurri sbancano Bologna con un gol di Lukaku e sono sempre più primi in classifica

MILANO. Il Milan non sa più vincere a San Siro, la Juve frena nel derby e l'Inter mette le mani sullo scudetto. Mentre le inseguitrici rallentano pareggiando rispettivamente con la Samp e con il Toro, la squadra di Conte archivia anche la pratica Bologna e si porta a + 8 sui rossoneri, in attesa del recupero di mercoledì.

Un successo che potrebbe essere decisivo per la conquista del titolo: a mettere il sigillo il solito Lukaku. Nella zona Champions l'Atalanta è inarrestabile, il Napoli ricade nei suoi errori ma stavolta vince. La Lazio scavalca la Roma a ridosso della zona Champions. Alla ripresa dalle nazionali pesava l'incognita della fatica e dei contagi dal cluster azzurro, determinanti invece per gli equilibri finali sono stati errori difensivi sparsi. All'Inter basta Lukaku per mettere un tassello fondamentale nella corsa al titolo. Nell'anticipo dell'ora di pranzo, il Milan di Pioli nonostante un Ibrahimovic gasato dalla sua Svezia non va oltre il pari con la Samp, rischiando addirittura il ko in 11 contro 10. La vittoria al Meazza manca dal 4-0 al Crotone del 7 febbraio, e i due mesi di crisi casalinga spiegano il crollo in classifica.

Persa la testa, smarrite le ambizioni scudetto, ora il Milan vede insidiare anche il secondo posto dall'Atalanta esaltata dai gol di Muriel e dal Napoli, che martedì recupera con la Juve. Ritmo lento nel primo tempo, qualche accelerazione, poi su errore di Theo Hernandez Quagliarella pesca il jolly del vantaggio. Andre' Silva ingenuo si fa ammonire la seconda volta, il Milan va in forcing e trova nei minuti finali il pari con Hauge, sfiorando la vittoria con un palo di Kessie.

E stenta anche la Juventus che si fa fermare da un Torino rinato: avanti con Chiesa, i bianconeri si fanno raggiungere prima e rimontare poi dalla doppietta di Sanabria, grande protagonista in campo. La Juve accusa il colpo ma prova a reagire: a dieci minuti dalla fine Ronaldo mette a segno il gol numero 772 (aggancia Romario nella classifica all-time) e salva i bianconeri dal ko.

E' implacabile invece l'Atalanta di Gasperini, che temeva il rientro dalle nazionali. Con l'Udinese decisivo ancora Muriel, una doppietta nel primo tempo lo fa salire a quota 18 gol e spiana la partita ai bergamaschi, anche se i friulani non mollano. Pereyra allo scadere del primo tempo la riapre, Zapata allunga di nuovo, poi il 3-2 di Stryger Larsen ridà speranze, ma l'Atalanta gestisce per la vittoria finale che la porta a -2 dal Milan.

Segna, soffre e alla fine vince il Napoli, ma il Crotone se la gioca fino in fondo: Insigne e Oshimen in 3' incanalano la partita, Simy accorcia, Mertens sfodera una punizione alla Maradona per il 3-1 e sembra finita; ma la ripresa e' da fuochi d'artificio, Simy di nuovo e un erroraccio di Maksimovic per Messias danno al Crotone il pari. Al 4-3 di Di Lorenzo a 18' dalla fine la squadra di Cosmi non ha più forza per reagire. Ora col recupero di mercoledì in casa Juve Gattuso ha la possibilità di consolidare il ruolo di pretendente Champions.

Scivola lontano dalla zona alta la Roma di Fonseca, due volte in vantaggio a Reggio Emilia e due volte raggiunta. Non basta l'emergenza difensiva a motivare le due amnesie che danno a Traorè prima e Raspadori nel finale le occasioni del pareggio.

Così la Lazio sorpassa al sesto posto, e con una partita in meno. All'Olimpico i bianconcelesti rendono omaggio al Primavera Guerini, morto in un incidente d'auto, poi in campo soffrono 45' e la sbloccano con Lazzari in apertura di ripresa. Splendida la rovesciata di Verde per l'1-1, una trattenuta su Caiceido vale il rigore col Var per il 2-1 finale, ma la scelta dell'arbitro innervosisce gli ospiti e un paio di risse nel recupero costano due rossi ai laziali, Lazzari e Correa nell'ordine.

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