Prada: «La Trento-Bondone si potrebbe fare a settembre»

Rammarico e forte delusione per la cancellazione della corsa automobilista Trento-Bondone, che si sarebbe dovuta disputare nel week-end del 4 e 5 luglio: è quanto esprime Paolo Prada a nome dell'Associazione operatori del Monte Bondone, di cui è presidente.

«E' innegabile che poteva essere e diventare un simbolo di ritorno alla normalità e di ripresa, anche se onestamente forse più a livello concettuale, poiché è altrettanto innegabile che uno svolgimento "a porte chiuse" avrebbe comunque trasmesso oggettivamente una strana impressione. Questo però, pur di ripartire e farci sentire in un clima di "prudenziale normalità" si sarebbe ben capito. Da questo punto di vista per gli operatori sarebbe stata una edizione decisamente sotto-tono anche da un punto di vista del riscontro economico, mancando il pubblico, come lo sarebbe stato per la stessa organizzazione; ma se si voleva portare avanti così, anche solo come atto quasi di doveroso rispetto per una manifestazione storica e radicata come questa, che tanto ha dato al Monte Bondone, il tributo eravamo tutti pronti a pagarlo».

Gli operatori del Bondone sottolineano che, pur non nascondendo la delusione, «è massimo il rispetto ed il ringraziamento a nome della montagna verso chi si è speso fino in fondo per dare onore alla storia della Trento-Bondone e quindi anche della montagna su cui operiamo e viviamo. Siamo certi della buona fede di tutti a partire dagli Organizzatori, all'Assessore al Turismo Failoni, che anzi in questi mesi si è sempre dimostrato disponibile e attendo verso la nostra località, e alle diverse Istituzioni coinvolte. Siamo certi della garanzia che una organizzazione come quella guidata da Fiorenzo Dalmeri e dal suo staff può sempre offrire, in virtù dell'eccellenza dimostrata in passato».

Ciò premesso - continua Prada - «crediamo sterile la polemica e lungi da noi come Associazione e come Operatori, puntare il dito contro chi che sia, anche perchè non essendo mai stati parte in causa, ne seduti ad alcun tavolo inerente al tema, non conosciamo i fatti. Ci pare di aver appreso dal dibattito che il no definitivo sia stata conseguenza di un vincolo tecnico di sicurezza e rispetto a date già definite e protocolli, d'altronde purtroppo in questo periodo pur nel massimo impegno anche altre manifestazioni sono state annullate, l'Europeo di Ciclismo per citarne uno di spessore. Considerando anche la dovuta indipendenza tra potere politico ed esecutivo, siamo certi che istituzionalmente ciascuno abbia fatto ciò che poteva, convinti che allo sport e alla nostra montagna tutti vogliano bene e si siano spesi fino in fondo. Gli operatori economici, particolarmente in questi periodi, e forse tanto più proprio in Bondone, sono armati di fiducia e speranza, diversamente avremo già mollato da un pezzo!! Per questo siamo fiduciosi che si potranno risentire i rombi dei motori in una edizione vera e completa a porte aperte, magari ancora in settembre».

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