Mvt - Il campione trentino di tutti i tempi Sedicesimi: Crippa vs Tonetta Votate il vostro atleta del cuore

di Luca Perenzoni

Nuova sfida tra del nostro sondaggio “Mvt - Il campione trentino di tutti i tempi”: oggi è tra il primatista italiano nei 10.000 metri Yeman Crippa e l'arciera Elena Tonetta, arrivati ai sedicesimi di finale.

Per votare, scegliete un’opzione e poi cliccate “Invia”.

 

Yeman Crippa. 

Tre aggettivi per il suo sport.
Userei tre sostantivi: sofferenza, costanza e pazienza.
La soddisfazione più bella.
Il bronzo degli Europei di Berlino 2018 nei 10.000 metri.
La delusione più cocente.
L’esclusione dalla finale dei 5000 metri dei Mondiali di Doha dello scorso settembre.
Il campione di tutti i tempi?
Mi viene da dire Cristiano Ronaldo: è un atleta che sta facendo la storia, sia nel club che in nazionale. Non avendoli visti non me la sento di giudicare i grandi del passato, non ho esperienza diretta ma solo cose riferitemi. Con lo stesso criterio, nell’atletica direi Mo Farah per tutto quello che ha raccolto, a prescindere dalle voci che circolano, sin qui mai confermate.
La squadra del cuore?
L’Inter, da sempre.
L’avversario più tosto?
Jakob Ingebritsen, il più giovane dei tre fratelli norvegesi. Tutti forti, ma lui di più.
Il compagno a cui è più legato?
Il mio compagno di appartamento e allenamenti Mohad Abdikadar.
Il suo pregio migliore?
Quello di essere una persona tranquilla, anche prima delle gare.
Il suo difetto peggiore?
L’essere disordinato disordinato.
Conta più il talento o il sacrificio?
Secondo me conta più il talento, permette di emergere con più facilità. Ma per crescere sono poi necessari i sacrifici e l’impegno. Emergere senza talento è invece più difficile.
Chi deve ringraziare se è arrivato al successo?
Papà Roberto e mamma Luisa innanzi tutto; parimenti il mio allenatore Massimo Pegoretti che da quando è al mio fianco mi ha fatto crescere anno dopo anno e sono sicuro riuscirà a farlo anche in futuro.
Allo sport trentino manca...
Devo ammettere che in Trentino siamo fortunati per la quantità di piste, impianti e percorsi. Forse servirebbe più fiducia nei confronti di altri sport, come sta avvenendo per l’Aquila Basket e la Trentino Volley. Si potrebbe aprire il ventaglio su altre discipline in questo senso, dando maggior sostegno agli atleti principali; sarebbe un surplus, di certo non mi posso lamentare.
A parte il suo, lo sport preferito?
Il calcio.
La paura più grande?
Infortunarmi e dover stare fermo a lungo.
Cosa le fa perdere la pazienza?
Chi non si impegna a fondo in allenamento.
È superstizioso?
No, no per nulla.
Come trascorre il tempo libero?
Farei volentieri qualche partita di calcio o calcetto, ma non è il caso. Tra un allenamento e l’altro gioco con i videogames o mi godo una passeggiata in centro.
Se non vivesse in Italia, dove vorrebbe vivere?
Credo in Etiopia, il mio paese di origine.
Da piccolo sognava di...
Prima di provare a diventare un calciatore, poi una volta scoperta l’atletica di vincere una medaglia olimpica.
Chi è per lei l’Mvt?
Faccio il tifo per Francesca Dallapè: ha fatto grandi risultati ma soprattutto è una ragazza speciale, umile e sempre sorridente.


Elena Tonetta. 

Dopo aver battuto sul filo di lana il pattinatore Roberto Sighel e così passato il primo turno del nostro concorso che eleggerà il miglior sportivo trentino di tutti i tempi, l’arciera Elena Tonetta si appresta ad affrontare, nel giorno del suo 32 esimo compleanno, Yeman Crippa. Abitauata alle sfide importanti (al di là delle sue gare di specialità, anche nel nostro concorso è riuscita a prevalere contro Sighel al fotofinish), Elena mette in campo quella che lei stessa definisce la sua principale dote e nello stesso tempo difetto: la sua bontà d’animo.
Tre aggettivi per il suo sport.
Affascinante, facile, imprevedibile. Credo che il tiro con l’arco sia infatti uno sport per tutti, senza barriere e che si può praticare a ogni età.
La soddisfazione sportiva più bella.
Esser ancor qui a gareggiare con diciotto anni consecutivi di appartenenza alla nazionale ed essere tornata sul podio internazionale a sentire suonare l’inno anche dopo essere diventata mamma.
La delusione più cocente.
Le Olimpiadi di Pechino, bellissima esperienza ma agonisticamente avrei sperato in un risultato diverso
Il campione di tutti i tempi?
Pietro Mennea.
La squadra del cuore?
L’Italia, quando scende in campo in qualsiasi sport è sempre un emozione seguirla e tifarla.
L’avversaria più tosta?
Non ne ho una in particolare. Le atlete asiatiche, in particolare le Koreane sono le più tenaci nel nostro sport.
Il compagno a cui è più legata.
Gloria Filippi anche lei trentina (ex arciera oro alle Olimpiadi giovanili) un’ottima amica e compagna di avventure.
Il suo pregio migliore?
Sono “una buona” e vado d’accordo con tutti.
Il suo difetto peggiore?
Essere troppo buona.
Conta più il talento o il sacrificio?
Il talento penso sia fondamentale per arrivare ad alti livelli ma senza sacrificio non si fa molta strada.
Chi deve ringraziare se è arrivato al successo?
La mia famiglia che mi ha sempre sostenuto e l’aeronautica militare che mi ha permesso di fare diventare lo sport la mia passione un lavoro.
Allo sport trentino manca...
Nulla, siamo in un’isola felice per lo sport.
A parte il suo, lo sport preferito?
Mi piacciono tutti gli sport ma se devo scegliere la pallavolo è lo sport che mi appassiona di più da vedere in tv e, vabbè, l’atletica ai giochi olimpici.
La paura più grande?
Il futuro.
Cosa le fa perdere la pazienza?
La falsità.
È superstiziosa?
No.
Come trascorre il tempo libero?
Prima con gli amici, ora che ho una bimba principalmente in famiglia cerco di farle scoprire il mondo e farle vivere tante belle esperienze.
Se non vivesse in Italia, dove vorrebbe vivere?
Non riesco a immaginarmi in nessun altro Paese. Ho girato il mondo ma l’Italia è la mia terra e io sto bene qui principalmente per il cibo ma anche per il paesaggio e il clima.
Da piccola sognava di...
Andare alle Olimpiadi
Chi è per lei l’Mvt?
Avrei detto Cristian Zorzi ma ho visto che non ha passato il turno quindi faccio il tifo per Davide Simoncelli.


LA SITUAZIONE NEI GIRONI

Ieri Attlio Bettega con 600 voti (il 68%) ha battuto Giorgio Vanzetta (283 voti, il 32%).

 

 Tabellone parte sinistra

Tabellone parte destra

comments powered by Disqus