L'Aquila parte bene e batte Pistoia 88-75

di Daniele Battistel

Se in astrologia la luna nera riveste un significato negativo di “mancanza patita”, per la Trento del basket il Black-mo(o)n potrebbe col tempo assumer tutt’altra simbologia. Quella della vittoria, dell’esaltazione. Grazie ai 27 punti dell’americano arrivato da Pesaro la Dolomiti Energia cancella i timori della vigilia e batte 88-75 l’Oriora Pistoia nella prima partita della nuova stagione di serie A. La nota lieta è anche la bella prestazione di Andrea Mezzanotte che, liberato dai legacci di Maurizio Buscaglia, ha mostrato sul campo tutto il suo talento offensivo segnando il record di punti in A (14).

Al netto delle oggettive difficoltà dei toscani, Trento – nonostante un’eccessiva dipendenza dal suo quintetto base - ha palesato momenti di buon basket anche se probabilmente non era quello di ieri sera il test più probante per le ambizioni del team di coach Nicola Brienza. «In effetti poteva sembrare una gara facile – il commento finale di un ritrovato (e finalmente sorridente) Davide Pascolo -, ma noi sapevamo che non lo sarebbe stato». «Però - aggiunge l’ala bianconera- siamo stati bravi a rimanere uniti nei momenti più difficili e a impedire che Pistoia prendesse il ritmo».

Una Pistoia che non ha potuto schierare il suo centro titolare Angus Brandt, evidentemente ancora sofferente dopo l’infortunio della scorsa settimana. Trento, da parte sua, approccia la gara nel migliore dei modi: l’attacco è fluido, la palla gira veloce secondo schemi chiari che portano a conclusioni facili, tanto che per Blackmon (due triple) è uno scherzo arrivare ad 8 dopo appena 10 minuti. Il problema, semmai, è nell’altra parte del campo dove manca ancora un’idea di difesa di squadra e molto spesso, quando l’attaccante batte il proprio uomo si trova un’autostrada libera per andare a canestro. Pistoia infatti riesce a ribattere colpo su colpo tenendo il pareggio (19-19) alla prima sirena.

In avvio di secondo quarto Brienza prova anche la zona, quando Mezzanotte mette i primi punti della panchina, correndo in contropiede con tanto di passaggio dietro la schiena e canestro in reverse. La sfida a suon di bersagli tra il giovane lungo dell’Aquila (10 punti con due triple in 3 minuti, 14 nel periodo) e l’ala di Pistoia è la nota saliente della parte centrale del quarto, in cui dobbiamo annotare anche il primo sorpasso ospite (27-29). La Dolomiti Energia a tratti dà l’impressione di soffrire di un peccato a volte letale nello sport, cioè quello di compiacersi troppo, che concretamente la porta a qualche palla persa e ad un paio di infrazioni di 24” per cercare un tiro migliore di quello a disposizione. Per carità, nulla di male ma – come ha rimarcato coach Brienza dopo la sconfitta con Bonn – quando in ballo ci sono i due punti bisogna imparare ad essere meno belli e più pratici. C’è di buono, comunque, che nel momento delicato in cui Pistoia mette la testa avanti, Trento trova un pizzico di maggior intensità in difesa e i canestri di Mezzanotte, Knox e Blackmon per chiudere avanti di 7 l’intervallo (44-37).

Sono sempre le giocate dei due americani a propiziare l’allungo bianconero ad inizio ripresa (57-47), mentre dall’altra parte Landi (8 punti in 3’) fa sentire a Mezzanotte la differenza di tonnellaggio e riesce in qualche modo ad evitare che Pistoia sprofondi.
La partita, però, è in mano a Trento che – una volta preso il controllo dei rimbalzi e complice l’affacciarsi dei primi segnali di stanchezza dei toscani – affonda il colpo. Il +16 arriva velocemente con la tripla e i liberi di Forray (68-52).

L’11-0 all’avvio dell’ultimo quarto serve in pratica a chiudere la partita visto che Trento si ritrova addirittura a +25 (79-54). Con il successo ormai in cassaforte, Brienza concede qualche minuto ad un applauditissimo Davide Pascolo che, al di là dei 4 punti, dà l’impressione di essere sulla via del definitivo recupero.
Nel finale Pistoia rosicchia qualche punto, ma senza mai dare l’impressione di poter rientrare. Tanto che Brienza concede l’onore del debutto in serie A anche al giovanissimo (18 anni) trentino doc Alessandro Voltolini.

Archiviato il primo round, è già tempo di iniziare a pensare al prossimo impegno: sabato sera sarà di nuovo campionato con la trasferta a Reggio Emilia (ieri sconfitta a Brescia), nella nuova casa di tre ex come Buscaglia, il lungo americano della prima stagione di massima serie Owens e del play Poeta. Quella sì sarà una prova tosta per la truppa di Brienza.

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