Le lacrime di Giannelli, l'urlo di Segala: i momenti del diciassettesimo trofeo

A tre anni e sei mesi e mezzo di distanza dall’ultima volta, Trentino Volley torna a collocare un trofeo nella propria già foltissima e prestigiosa bacheca. Il Mondiale per Club conquistato questa sera in Polonia chiude infatti il digiuno di titoli iniziato il 13 maggio 2015 (quando l’allora Diatec Trentino vinse a Modena il suo quarto scudetto), facendo arrivare a quota diciassette le vittorie totali dal Club di via Trener con la prima squadra. 

E’ il quinto titolo iridato di sempre vinto dalla Società gialloblù, che in questa particolare competizione ha sempre ottenuto il successo quando è arrivata in Finale: la prima è quella relativa all'8 novembre 2009 a Doha grazie al successo per 3-0 sul Belchatow, ottenuto dimostrando di saper interpretare meglio di chiunque altro la Golden Formula, regolamento che permetteva di attaccare solo da seconda linea la prima azione di cambiopalla. Messo da parte questo particolare sistema di gioco, poi Trentino Volley si è rivelata comunque più forte di tutte anche nella pallavolo "normale", raccogliendo fra il 2010 ed il 2012 solo successi perentori contro avversari sempre più quotati ed agguerriti come Belchatow (sconfitto in finale anche il 21 dicembre 2018), lo Jastrzebski (3-1 il 14 ottobre 2011) e per ultimo il Sada Cruzeiro (3-0 il 19 ottobre 2013) – società che le è successa nell’albo d’oro nell’edizione 2013, diventando la prima compagine non italiana ad assicurarsi il trofeo. Anche in due delle tre partecipazioni successive (2013 e 2016) Trento è comunque restata sul podio, classificandosi al terzo posto, mentre in quella 2014 terminò per la prima volta la sua corsa nella fase a gironi. 

Il diciassettesimo alloro di sempre della prima squadra arriva a poco più di dieci anni dalla prima vittoria assoluta e completa ulteriormente un palmares in cui manca solo la Coppa CEV (che Trentino Volley sta disputando), per poter vantare una affermazione in tutte le manifestazioni a cui il Club ha partecipato: 5 Mondiali per Club, 4 scudetti, 3 Champions League, 3 Coppe Italia e 2 Supercoppe Italiane.

LA DEDICA DI COACH LORENZETTI 

FRANZ SEGALA E ANDREA COBBE, L'ULTIMO PUNTO IN DIRETTA RADIO

LE PAROLE DEI GIOCATORI, LE LACRIME DI GIANNELLI

LE PAROLE DEL PRESIDENTE MOSNA

Il Presidente Diego Mosna è raggiante, dopo il successo di Czestochowa. "Uno dei motivi per i quali abbiamo fortemente voluto portare la squadra a questa manifestazione – spiega – era quello di offrirle una grossa opportunità per crescere bruciando qualche tappa. Anche l’allenatore era fermamente convinto che ci avrebbe aiutato a migliorare e così è stato. Trovo poi particolarmente importante aver vinto una finale contro la Lube, perché contro di loro venivamo da una serie di sconfitte lunghissima".
A Czestochowa si sono visti giocare ad alti livelli anche atleti che erano già presenti nella rosa dello scorso anno, ma che si erano mai espressi così. "Se è accaduto è perché tutto lo staff ha lavorato molto bene, soprattutto chi si occupa della salute dei giocatori, che gioca un ruolo sempre più importante. Ora godiamoci questa coppa, ma penso che solo fa qualche giorno, a mente serena, potremo realizzare con precisione i contorni di questo successo".

I TITOLI INDIVIDUALI 

La chiusura dell’edizione 2018 del Mondiale per Club ha portato con sè anche i riconoscimenti individuali ai giocatori che si sono maggiormente distinti.
Di seguito la lista completa dei premi assegnati dalla FIVB per il torneo:

Migliori schiacciatori: Uros Kovacevic (Trentino Diatecx), Dmitry Volkov (Fakel)
Migliori centrali: Robertlandy Simon (Lube), Dragan Stankovic (Lube)
Miglior libero: Jenia Grebennikov (Trentino Diatecx)
Miglior palleggiatore: Simone Giannelli (Trentino Diatecx)
Miglior opposto: Tsvetan Sokolov (Lube)
Mvp: Aaron Russell (Trentino Diatecx)

 

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