Cecchinato: «Sono diventato grande allenandomi nella nebbia di Caldaro»

«Alternavo il tennis al calcio, ero un attaccante niente male e sognavo di diventare un calciatore professionista. Tifo Milan e il mio idolo era Kaka. Poi mio cugino Francesco Palpacelli, mi ha convinto a provare il tennis e l’avventura a Caldaro con Massimo Sartori e Andreas Seppi. Certo ero abituato al mare e al sole di Palermo e mi svegliavo la mattina con la nebbia... Però ne è valsa la pena, quei sacrifici sono stati ripagati».

Marco Cecchinato si racconta così il giorno dopo aver sconfitto l'ex numero 1 Novak Djokovic e aver centrato la semifinale del Roland Garros dove, domani, affronterà l’austriaco Dominic Thiem.

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