Masters Londra, Murray batte Ferrer senza problemi Domani Bolelli e Fognini contro i fratelli Bryan

Esordio sul velluto per i primi tre del mondo nelle Atp World Tour Finals, il Masters tra i migliori tennisti della stagione, cominciato ieri a Londra. Dopo Novak Djokovic e Roger Federer, ha vinto facilmente il suo primo match, anche lui nel minimo dei set, il numero 2 Andy Murray, accreditandosi come uno dei più temibili concorrenti del serbo, che appare lanciatissimo verso il quinto titolo. Il 28enne scozzese, alla settima partecipazione al Masters (miglior risultato, tre semifinali), ha battuto con un doppio 6-4 lo spagnolo David Ferrer, cinque anni più vecchio e cinque gradini più in basso nel ranking, anche lui con sette tornei alle spalle (una finale e una semifinale). Netto il predominio di Murray, che si è aggiudicato la 12/a delle loro 18 sfide.

In serata si affrontano gli altri due giocatori del Girone Ilie Nastase (quest’anno i gruppi sono intitolati a campioni del passato), lo svizzero Stanislas Wawrinka, numero 4, e lo spagnolo Rafa Nadal, numero 5. Finalista al Masters nel 2010 e 2013, e altre due volte semifinalista (in sei presenze), il 29enne mancino di Maiorca è in vantaggio 13-3 nei precedenti, ma il 30enne di Losanna lo ha sconfitto nei quarti di finale a Parigi-Bercy dieci giorni fa. Domani tocca di nuovo al Girone Stan Smith: nel pomeriggio si affrontano il ceco Tomas Berdych e il giapponese Kei Nishikori, liquidati all’esordio rispettivamente da Federer (6-4 6-2) e da Djokovic (doppio 6-1). In serata, poi, la grande, ennesima sfida tra lo svizzero e il serbo. Otto partecipazioni e quattro titoli al Masters, Nole, campione in carica, è imbattuto da 23 match; ‘King Roger’ è recordman sia di presenze (13) sia di titoli (6).

Domani il 28enne di Belgrado e il 34enne di Basilea si giocano con ogni probabilità il primo posto nel girone. E domani tornano sul veloce indoor della 02 Arena anche Fabio Fognini e Simone Bolelli, primi italiani a partecipare al Masters nel doppio (in singolare vi sono riusciti Adriano Panatta nel 1975 e Corrado Barazzutti nel 1978). I vincitori degli Australian Open sono stati superati nel primo match dal britannico Jamie Murray (fratello minore di Andy) e dall’australiano John Peers. Troveranno dall’altra parte della rete i gemelli statunitensi Bob e Mike Bryan, campioni in carica e coppia numero 1 del mondo; anche loro, peraltro, reduci da una sconfitta, contro l’indiano Rohan Bopanna e il romeno Florin Mergea. Sarà una sfida cruciale per rimanere in corsa.

Domenica Novak Djokovic ha lasciato appena due game a Kei Nishikori nella sfida di apertura delle Finals: doppio 61 in poco più di un’ora per il numero uno con il giapponese, annunciato non al meglio della condizione, incapace di opporre qualunque tipo di resistenza al serbo. Nole al Masters vanta 4 successi (gli ultimi tre di fila più quello del 2008). In una stagione che andrà in archivio come la migliore di sempre Djokovic è imbattuto da 23 match. In questo 2015 Nole, dominatore del ranking mondiale, ha un bilancio complessivo di 79 vittorie contro appena 5 sconfitte- Ha conquistato 10 titoli: Australian Open. Wimbledon e Us Open, i Masters 1000 di Indian Wells, Miami, Monte Carlo, Roma, Shanghai e Parigi-Bercy (primo tennista capace di conquistare sei trofei Masters 1000 nello stesso anno), e il 500 di Pechino.

Altrettanto facile nell'altro match dello "Stan Smith Group" la vittoria di Roger Federer, recordman di successi al Masters con 6 trofei, che ha superato per 64 62 il ceco Tomas Berdych. In questa stagione il 34enne svizzero è andato a segno a Brisbane, Dubai, Istanbul, Halle, Cincinnati e Basilea ed ha perso le finali di Wimbledon, Us Open, Roma ed Indian Wells sempre contro Nole Djokovic. Due titoli in questo 2015 anche per Berdych insieme ad altre tre finali.

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