Addio a Claude Criquielion, «regalò» il Mondiale a Fondriest

I tifosi belgi di lui ricorderanno il capolavoro sul rettilineo finale del circuito del Montjuic, a Barcellona, quando nel 1984 riuscì a imporsi allo sprint, conquistando il titolo mondiale di ciclismo su strada. I tifosi italiani, invece, sono legati all'immagine della sua bici che si «piega» sulla destra, facendogli perdere l'equilibrio e permettendo al nostro Maurizio Fondriest di farsi beffa di entrambi, tagliando il traguardo iridato, incredulo e a braccia alzate.


Claude Criquielion, stroncato da un ictus a soli 58 anni, ha avuto una carriera costellata da formidabili successi e da flop clamorosi. Bravo e sfortunato si è trovato spesso a combattere con i mulini a vento. Il belga è stato comunque fra i più grandi in uno sport dove la sofferenza è routine. Nato a Lessines, il paese del pittore Renè Magritte, uno dei più originali esponenti del surrealismo, Criquielion ha cominciato a lottare per la vita nella notte fra domenica e lunedì, dopo il ricovero in un ospedale a una trentina di chilometri da Bruxelles, in seguito a un'emorragia cerebrale. Il belga ha perso conoscenza e non si è mai più risvegliato.


Professionista per 12 anni, dal 1979 al 1991, si mise in luce nel 1980, ottenendo il terzo posto alla Vuelta. La sua consacrazione arrivò dalle grandi corse in linea: nel 1983 s'impose nella Clasica di San Sebastian (Paesi Baschi), l'anno dopo indossò la maglia iridata a Barcellona, bruciando allo sprint Claudio Corti e Steve Bauer, il canadese che - quattro anni dopo - sul circuito di Renaix, avrebbe provocato la caduta che spianava la strada a Maurizio Fondriest, il corridore meno favorito (ma solo perché giovanissimo e dunque non ancora noto ad altissimo livello) fra i tre fuggitivi. In carriera, Criquielion ha vinto 59 corse, tra le quali il Giro delle Fiandre 1987, la Freccia-Vallone 1985 e ?89, il Gran prix Eddy Merckx 1984. Non riuscì, dopo tanta battaglia con Moreno Argentin, a vincere invece la Liegi-Bastogne-Liegi. Questo il suo più grande rammarico.

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