«In skateboard sui passi? Sì, come eventi sportivi»

 Il responsabile downhill skateboard della Fihp (Federazione italiana hockey e pattinaggio), Federico Barboni, commenta con una lettera la notizia sulle discese in skateboard sui tornanti del passo Giau (Belluno), illustra il mondo di questa disciplina sportiva, chiede scusa a nome dei due atleti canadesi protagonisti del video «incriminato» ma rilancia auspicando che si arrivi a un riconoscimento e a una regolamentazione nel Codice della strada di questa pratica la cui promozione, osserva, potrebbe creare opportunità economiche nell'ambito del turismo 

Il responsabile downhill skateboard della Fihp (Federazione italiana hockey e pattinaggio), Federico Barboni (nella foto), commenta con una lettera la notizia sulle discese in skateboard sui tornanti del passo Giau (Belluno), illustra il mondo di questa disciplina sportiva, chiede scusa a nome dei due atleti canadesi protagonisti del video «incriminato» ma rilancia auspicando che si arrivi a un riconoscimento e a una regolamentazione nel Codice della strada di questa pratica la cui promozione, osserva, potrebbe creare opportunità economiche nell'ambito del turismo.

 

«Il downhill skateboard - scrive - in Italia nasce intorno alla fine degli anni Novanta, ed è stato riconosciuto ufficialmente dal Coni con la Fihp come disciplina sportiva nel 2012 a seguito dello skateboard da rampa che era già stato riconosciuto nel 1977. Riconosco fermamente che il video in questione filmato sul Passo Giau sia una pagina dello sport che mette in cattiva luce la disciplina del Downhill Skateboard in Italia: i ragazzi protagonisti del video sono due atleti professionisti canadesi, i quali hanno voluto rendere pubblica una loro performance insolita durante una discesa.

Federico Barboni Downhill Skateboard

Nel video si vedono molti speed check (tradotto letteralmente "controllo della velocità", termine utilizzato per indicare la correzione di una traiettoria tramite derapata della tavola) in prossimità dei tornanti ed in alcuni casi vengono eseguiti a distanza ravvicinata con i ciclisti presenti sulla strada; è plausibile dunque pensare, per chi non abbia mai visto praticare questo sport, che ci possa essere la possibilità di perdere il controllo della tavola o di avere un possibile impatto con un ciclista durante la discesa. 

Tuttavia, ci troviamo davanti ad una strada tra le poche nota per le sue peculiarità, dove la visibilità è ampia e con totale assenza di guardrail; percorrendo la strada in discesa, come si evince anche dal video, è evidente la possibilità di impostare traiettorie sicure durante la discesa, sia in relazione con la velocità di percorrenza che con i ciclisti presenti.

 

Qualsiasi motociclista, automobilista o ciclista stesso potrebbe affermare oggettivamente la presenza di una visuale ampia in quel tratto stradale.  Penso dunque che questo video, invece di portare ad una classica stereotipizzazione della pratica come "moda pericolosa", dovrebbe dare uno spunto per una maggiore attenzione verso sport di nicchia come questo, il quale negli ultimi anni ha avuto una crescita esponenziale fra i giovani in tutta la penisola italiana; ad esempio proprio in Canada, la nazione di provenienza dei protagonisti del video, l'utilizzo dello Skateboard è riconosciuto dal codice stradale ed è dunque possibile scendere con la propria tavola senza correre il rischio di essere sanzionati, sempre muovendosi in sicurezza e nel rispetto del codice stradale stesso.

 

In Europa anche altre nazioni come la Francia, Germania, Svizzera, si stanno muovendo da tempo per sensibilizzare le autorità verso questa disciplina ed in molti casi vengono concesse delle strade ad orari prestabiliti, in modo da raggiungere un compromesso sostenibile fra sport e sicurezza.

In Italia si sta lavorando molto per sensibilizzare le amministrazioni alla promozione di questo sport e in passato la penisola ha ospitato persino eventi come la finale del Campionato europeo Igsa (Verdicchio Race) nel 2011, gare di qualifica per i Campionati del Mondo Idf (International Downhill Federation) come Lozio Skateorum nel 2014 o la pluriennale Coppa del mondo di Downhill a Teolo (Padova) dedicata anche a i pattinatori In-Line che praticano downhill.

 

Per il 2015, oltre agli eventi al centro-nord ci aspettiamo un maggior coinvolgimento anche da parte di regioni al sud come Calabria e Sicilia, dove recentemente ho avuto la possibilità di parlare con le amministrazioni locali per possibili tappe del Campionato Italiano con riscontri positivi da parte di queste.

Dunque i presupposti sembrano essere sempre più concreti in ogni parte del mondo per poter elevare un giorno lo Skateboard alle Olimpiadi con tutte le sue discipline annesse.

 

Vorrei concludere questa lettera in primis, chiedendo scusa da parte dei due atleti canadesi al sindaco Oscar Troi per aver creato disagi con il video realizzato e in secundis vorrei portare a riflettere il senatore Giovanni Piccoli da un altro punto di vista rispetto a quello avuto fino ad oggi, cercando di spostare l'attenzione sulla possibilità di regolamentare in modo costruttivo la pratica di queste discipline sulle strade: se pensiamo alla chiusura di una tratto stradale percorribile in giorni ed orari prestabiliti, questo porterebbe ad una duplice opportunità: quella per i giovani, dove potranno praticare lo sport in sicurezza e quella per le amministrazioni, dove potranno trarne vantaggi sia dal punto di vista economico che sociale, creando turismo sportivo e sbocchi per nuove attività locali».

 

IL VIDEO DELLA DISCESA SUL PASSO GIAU

 

 

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