Sanità

Santa Chiara, una raccolta per l'ecografo del reparto di Neurochirurgia: nel 2024 operate 120 persone

L'obiettivo è quello di raccogliere 72.397 euro per l'ecografo transcraniale, più altri 8.704 euro per una sonda microconvex e 8.704 euro per una sonda intraoperatoria. “Ciascun paziente viene seguito trimestralmente da un board multidisciplinare: in questo momento stiamo seguendo 400 pazienti"

TRENTO. L'associazione "Pronti qua odv", nata nel 2019 per supportare i malati di tumori cerebrali e i loro familiari, lancia una raccolta fondi per l'acquisto di un ecografo transcraniale per il reparto di Neurochirurgia dell'ospedale Santa Chiara di Trento. La raccolta fondi, dal titolo "Onde di speranza", è stata presentata a Palazzo a Prato, a Pergine Valsugana, e durerà fino a giugno 2026.

L'obiettivo, ha illustrato la presidente di Pronti qua odv Roberta Casagranda, è quello di raccogliere 72.397 euro per l'ecografo transcraniale, più altri 8.704 euro per una sonda microconvex e 8.704 euro per una sonda intraoperatoria. Da quando è nata l'associazione collabora con il dottor Silvio Sarubbo, direttore dell'Unità operativa complessa di Neurochirurgia dell'Azienda provinciale per i servizi sanitari (Apss).

"L'anno scorso abbiamo operato 120 tumori del sistema nervoso centrale", ha spiegato Sarubbo. L'attività del reparto è in crescita. "Più del 10 per cento dei pazienti viene da altre regioni italiane. Abbiamo persone che vengono da quelle limitrofe ma anche pazienti dalle Marche, dall'Abruzzo e dal Lazio. Inoltre, l'avanzamento tecnologico permette di scoprire prima i tumori, che vengono anche operati più precocemente". Ciascun paziente, ha aggiunto Sarubbo, "viene seguito trimestralmente da un board multidisciplinare: in questo momento stiamo seguendo 400 pazienti".

Il ruolo dell'ecografo, ha spiegato il direttore dell'Unità operativa complessa di Neurochirurgia dell'Apss, sarà quello di "ridurre ulteriormente l'invasività di alcuni interventi", per "garantire ai nostri pazienti un ritorno ad una vita normale nei tempi più rapidi possibili". Erano presenti alla conferenza stampa anche il direttore generale dell'Apss Antonio Ferro e l'assessore alla sanità Mario Tonina.

"C'è un volontariato che fa qualità", ha ricordato Ferro. "Sono convinto che il pubblico, per quanto faccia, arriva fino ad un certo punto. Poi ci vuole un valore aggiunto, in cui è la parte di relazioni umane che fa la differenza". "Iniziative come questa hanno un senso ancora più importante se fatte da realtà di volontariato, in modo particolare in Trentino, dove questi valori sono molto radicati", gli ha fatto eco l'assessore Tonina. 

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