Salute / Terapie

Usa, autorizzato l'atteso farmaco per rallentare l'Alzheimer

Negli studi la medicina di Eisai ha mostrato di poter ottenere un evidente rallentamento dello sviluppo della malattia

NEW YORK

La Food and Drug Administration americana autorizza l'atteso farmaco per l'Alzheimer di Eisai e Biogen.

Negli studi eseguiti il Leqembi ha mostrato risultati promettenti per la cura della malattia, da cui sono affetti circa 6,5 milioni di americani, con un evidente rallentamento della malattia.

La Fda ha garantito al farmaco il via libera accelerato e questo significa che le due società dovranno condurre altri studi.

È fondamentale riuscire a rallentare in modo significativo il declino cognitivo causato dalla malattia che, nel mondo e anche in Italia, assume numeri sempre più allarmanti.

Complessivamente, secondo una ricerca dell'Università di Washington, in Italia il numero delle persone con demenza è destinato ad aumentare del 56% entro il 2050, quando le persone colpite saranno 2.316.951. Nel mondo, invece, la previsione è di 139 milioni entro il 2050. Numeri enormi che determinano un forte impatto sulle famiglie, con costi economici spesso difficilmente sostenibili.

Secondo una ricerca dell'Associazione Italiana Malattia di Alzheimer Aima e Censis nel 2016, il costo medio annuo stimato per paziente è di oltre 70mila euro e la maggior parte è a carico delle famiglie. La prognosi media della malattia di Alzheimer è di 12 anni e le persone coinvolte nell'assistenza sono 3 mln, soprattutto donne.

 "Abbiamo bisogno di gente qualificata che ci aiuti. Io assisto da due anni mia suocera e non ce la faccio più", questa è una delle 10mila richieste di aiuto che giungono ogni anno dai caregiver alla Linea Verde di Aima. Poche parole che sintetizzano le difficoltà delle famiglie e l'urgenza di un maggiore supporto anche sociale.

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