Ambiente / Manifestazione

Nuvola nera dal cementificio, la protesta di Fridays For Future davanti alla Provincia

Mercoledì la nube che ha invaso la piana di Pergolese, alla prima riaccensione dei forni: «Bruceranno rifiuti, innalzeranno la CO2, e poi facciamo gli slogan “Respira, sei in Trentino”»

TRENTO. Mercoledì scorso, senza comunicarlo a nessuno, l’Italcementi ha rimesso in azione i forni del cementificio delle Sarche, destinato a riprendere la produzione dopo anni di stop. Il risultato è stato una densa nuvola di fumo nero che ha ammorbato la piana di Pergolese e delle Sarche.

Oggi i ragazzi di Fridays for Future sono scesi in piazza a Trento ed hanno manifestato davanti alla provincia: «Questo fatto è avvenuto il primo giorno di operatività dei forni del cementificio, a causa di un malfunzionamento dell’impianto di Italcementi-Heidelberg.

Tutto è iniziato dopo che l’azienda ha ottenuto l’approvazione da parte delle istituzioni trentine per la riaccensione dei forni in Valle dei Laghi. Un’altra decisione a scapito dell'ambiente e della salute di chi vive quel territorio, presa scavallando le opinioni e preoccupazioni espresse dagli abitanti della zona. Il forno, per permettere un passaggio nel processo di produzione del cemento che richiede alte temperature, brucerà costantemente un combustibile fossile ricavato dal petrolio chiamato pet coke. Nel 2022 appare – affermano gli attivisti –  anacronistico vedere che ancora si utilizzino fonti energetiche come il carbone. Inoltre, il nostro governo delude nuovamente le nostre basse aspettative, aggravando la situazione: il nuovo decreto Energia deroga ulteriormente i limiti quantitativi di rifiuti che è possibile bruciare nei cementifici. Questi impianti passano da una classificazione come industrie insalubri al pari degli inceneritori, con la possibilità di bruciare una vasta gamma di rifiuti e scarti di lavorazione. Con la riaccensione avvenuta pochi giorni fa, si prevede un innalzamento di CO2, ossidi di azoto, diossine e polveri sottili nell'aria, in una valle già scarsamente ventilata. Nel mentre nella regione si legge lo slogan, quasi canzonatorio, della campagna per il turismo “Respira, sei in Trentino”».

Per Fridays For Future «Non accettiamo che davanti a nubi tossiche si punti il dito verso un malfunzionamento degli impianti, quando il problema sta alla radice: mettere il profitto davanti alla salute».

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