Sanità / I contratti

«Per garantire i servizi, la Provincia crei condizioni che richiamino infermieri in Trentino»

L'appello del Nursing Up nell'ambito del confronto fra sindacati e piazza Dante sul nodo dei rinnovi contrattuali nel pubblico impiego

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TRENTO. Ieri, 2 marzo, a un incontro con l'assessore Spinell erano presenti tutti i comparti del pubblico impiego, dagli enti locali alla sanità alla scuola, chiamati al confronto a due mesi dalla firma del protocollo d'intesa sul rinnovo da parte del governatore Maurizio Fugatti.

«Abbiamo ribadito alla Provincia la necessità di firmare un contratto in tempi brevi», hanno spiegato i sindacati dopo il confronto.

Per la Uil Scuola è intervenuto Pietro Di Fiore, ribadendo la richiesta di attribuire immediatamente al comparto le risorse economiche per rimediare velocemente agli errori che - sostiene - sono stati commessi nel 2010 e nel 2014.

Nursing Up, col segretario Cesare Hoffer, ha evidenziato come lo stipendio medio di infermieri e professionisti sanitari in Italia si collochi al terz'ultimo posto in Europa e il fatto che nella nostra Provincia nei prossimi anni andranno in pensione 1200 dei 4500 infermieri presenti.

«Bisognerà - dice - individuare celermente dei meccanismi per aumentare l'attrattività del nostro territorio nei confronti dei professionisti sanitari di altre realtà, la formazione di neoprofessionisti "locali" non sarà certo sufficiente a garantire l'elevatissimo turn-over, alimentato anche da un abbandono sempre più precoce delle nostre professioni».

Ribadendo l'insufficienza delle risorse previste per riconoscere agli infermieri anche l'aumento delle responsabilità a seguito della pandemia il Nursing Up chiede l'attivazione prioritaria del tavolo sanità rispetto agli altri comparti, la definizione di un'area contrattuale autonoma per i professionisti sanitari volta alla loro valorizzazione giuridico economica, l'immediato finanziamento e riconoscimento anche nella nostra Provincia con effetto retroattivo a decorrere dal 1° gennaio 2021 dell'indennità di specificità infermieristica e dell'indennità di tutela del malato e promozione della salute per gli altri professionisti sanitari, per evitare che si creino sperequazioni e discriminazioni tra gli infermieri e professionisti sanitari del livello altoatesino/nazionale, con quelli che operano in Azienda sanitaria e nelle Apsp trentine.

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