Pandemia / Prevenzione

Gran Bretagna, sì alla terza dose di vaccino per tutti a soli tre mesi dalla seconda

La decisione è stata presa per contrastare la diffusione della nuova variante Omicron, ritenuta più contagiosa della Delta. La scopritrice sudafricana della variante critica l'allarme internazionale: "I pazienti avevano sintomi lievi e sono guariti. Questa reazione nel mondo non ha alcun senso"

BOLLETTINO Oggi in Trentino nessun decesso e 64 contagi

LONDRA

LONDRA. Nel Regno Unito è stato deciso di offrire a tutti gli adulti la terza dose di vaccino anti-Covid, inclusa quindi la fascia di età che va dai 18 ai 39 anni, per contrastare la diffusione della nuova variante Omicron.

Lo ha annunciato il Comitato congiunto per la vaccinazione e l'immunizzazione (JCVI). La terza iniezione si può fare a distanza di soli tre mesi dalla seconda.

Ad oggi sono 33 in totale i casi confermati di variante Omicron segnalati in Europa.

Lo rende noto il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc). Le segnalazioni arrivano da otto Paesi dell'Unione Europea e dello Spazio economico europeo: Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Danimarca, Germania, Italia, Paesi Bassi, Portogallo.

Tutti i casi confermati hanno una storia di viaggi in paesi africani, alcuni dei quali hanno preso voli in coincidenza in altre destinazioni tra l'Africa e l'Europa. Tutti i casi per i quali sono disponibili informazioni sulla gravità erano asintomatici o con sintomi lievi.

A questo proposito, Angelique Coetzee, la presidente dell'Ordine dei medici del Sudafrica, afferma che l'allarme sulla variante Omicron nel mondo è "eccessivo" e la reazione "spropositata".

Coetzee, scopritrice della variante, ha ribadito che i sintomi finora visti sono lievi: "I pazienti che ho visto avevano sintomi lievi e sono guariti. Nessuno è stato ricoverato e non c'è stato bisogno dell'ossigeno. Questa reazione nel mondo non ha alcun senso", ha aggiunto.

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