Pandemia / La prevenzione

Vienna, se ti vaccini ricevi un buono da 30 euro per il bordello. E in Svizzera si studia un bonus per chi convince un amico

L'iniziativa di una nota casa di appuntamenti: «La pandemia ha prodotto un un calo del 50% dei clienti».

ALTO ADIGE Arriva il vaxbus: dopo l'iniezione pane, salsiccia e birra analcolica per tutti

TRENTO. L'iniziativa si chiama non a caso «Lunga notte del vaccino»: a Vienna la casa di appuntamenti Funpalast offre ai neovaccinati un buono di 30 euro da spendere nel locale.

Insomma, nella vicina Austria si va ben oltre quanto organizzato in Alto Adige, dove dopo la vaccinazione è stata offerta una merenda con pane e salsiccia, durante la tappa del Vaxbus davanti al birrificio Forst vicino a Merano.

Per tornare a Vienna, a quanto pare quella del buono acquisto per sesso è una proposta rivolta sopratutto (ma non solo) ai lavoratori stranieri, che rappresenterebbero una fetta rilevante dei clienti.

«A causa della pandemia abbiamo registrato un calo del 50%, con questa iniziativa speriamo che il numero dei clienti torni a salire», spiegano alla casa di appuntamenti.

Il quotidiano Kurier, nel diffondere la notizia, sottolinea che il bordello si trova nelle immediate vicinanze del monumento del pittore Gustav Klimt e riporta il suggerimento dato dal titolare del Funpalast: «Quando tornerete a casa, come scusa del ritardo potrete raccontare di esservi vaccinati vicino al monumento di Klimt».

Anche in Svizzera si studiano modalità per promuovere le vaccinazioni, dato che al momento la confederazione resta sotto la copertura del 60% della popolazione eligìbile.

Il governo, nell'ambito di un piano più generale, ha annunciato anche la possibile introduzione di un bonus di 50 franchi (circa 46 euro), destinato alle persone che ne convincono un'altra a vaccinarsi.

Insomma, una campagna sul modello ben noto nel mondo della telefonia mobile "porta un amico e riceverai un bonus".

Nell'attesa di definire l'iniziativa "promozionale", le autorità elevetiche lunedì scorso, 11 ottobre, hanno reso i tamponi a pagamento: restano gratuiti solo per i cittadini under 16 e per quelli in attesa della seconda dose di vaccino.

«La Svizzera ha un tasso di vaccinazione basso. Dobbiamo fare ulteriori progressi e la quota deve aumentare in modo significativo in vista di Natale. Oggi ogni ricovero per covid costa alle casse pubbliche circa 50 mila franchi. Per i test si spendono circa 50 milioni di franchi la settimana», ha precisato il consigliere federale Alain Berset, responabile della sanità.
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