Il trucco diventa inclusivo: prodotti ed accessori per chi ha problemi

ROMA - Qualche volta è solo uno spunto per la pubblicità ma il trend di includere le difficoltà fisiche e le diversità di ognuno di noi nella creazione di prodotti nuovi sta facendo i primi passi e dopo la moda è la volta del settore beauty. Ancora poco sensibili i colossi della cosmesi, sono invece i brand più piccoli e specializzati ad aprire realmente la strada.

Dopo le prime sneakers modaiole del colosso Nike che si calzano da sole facilitando il compito a chi ha alcune forme di disabilità e a chi fatica ad inchinarsi, è la volta del maquillage a misura di disabilità. Nascono le prime idee originali come i trucchi a ‘stampo’ ideati per chi non riesce a disegnare gli occhi con matite ed eyeliner per difficoltà motorie o tremori e dei pennelli da trucco dotati di applicatori dalla presa facilitata, utili per chi soffre di artrite o disabilità di diverso genere. Il mercato potenziale è prezioso: il potere di spesa delle persone con disabilità e delle loro famiglie è stato appena valutato sui 6 trilioni di dollari solo negli Stati Uniti nelle previsioni 2021 sulla beauty diversity a cura di WGSN.

Dopo il successo mondiale delle palette da trucco con oltre 40 nuances diverse, pensate per tutti i colori della pelle dalla cantante Rihanna per la sua linea Fenty Beauty, sono sempre più numerose le linee di bellezza che puntano alla fluidità di genere e alla positività corporea. Ora siamo ai primi passi verso il make up inclusivo disabilities-friendly. Pioniere del cambiamento alcune influencer molto seguite sui social come la scrittrice, giornalista e blogger americana Madison Lawson. Ventisei anni, firma di Teen Vogue e Glamour, ha due forme di distrofia muscolare ed è su una sedia a rotelle da quando di anni ne aveva nove. Lawson conta migliaia di seguaci su instagram (@wheelchairbarbie) dove dispensa suggerimenti di trucco sulla beauty diversità. “Il potenziale di mercato è vasto, - denuncia l’esperta su WGSN Insider,- ma i principali marchi sono ancora insensibili”.

Ai brand all'avanguardia il compito di ideare i primi trucchi ad hoc per le difficoltà motorie e per una platea di consumatrici dall’età avanzata che fanno fatica ad impugnare pennelli e matite da trucco. A tale proposito la start-up britannica Kohl Kreatives ha creato The Flex Collection, una serie di pennelli per il maquillage facili da afferrare. La truccatrice delle celebrities Veronica Lorenz, con difficoltà motorie ad una mano a causa di un tumore benigno al midollo spinale, nel 2017 ha sviluppato i trucchi a timbro ‘The Vamp Stamp’. I suoi pennarelli a presa facilitata con un tampone di colore in punta sono stati venduti in pochissimo tempo al motto ‘rompiamo le barriere beauty’. Ad oggi il trucco a stampini si sta diffondendo come metodo per aiutare chiunque non sia in grado di disegnare linee perfette e alla moda con l’eyeliner. Colpita invece dal morbo di Parkinson nel pieno della carriera di truccatrice, la newyorkese Terry Briant ha messo a punto lo scorso anno la sua linea di prodotti da trucco ‘Guide Beauty’ (guidebeauty.com) che include gel per sopracciglia, mascara, eyeliner e applicatori facilitati sia nell’apertura delle confezioni che nell’uso per tenere la mano ferma.

Martina Tarlazzi, pedagogista e truccatrice di Lodi conduce laboratori pratici di trucco per disabili dal titolo ‘Ma come ti trucchi?’ all’interno del progetto ‘Make your smile Up’ (@makeyoursmileup ) "Perché io, se ho l'acne, posso curarmi con mille creme e cremine mentre se una persona con disabilità ha l'acne se la deve tenere? Perché io ho diritto al relax, a farmi bella, ad andare alla spa o dall'estetista e una persona con disabilità no? Il mio lavoro ha le radici in queste domande", ha spiegato lei stessa a margine di un laboratorio organizzato in tempi pre-covid al Centro documentazione handicap di Bologna trasformato per l’occasione in Spa e sala trucco.

 

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