«Celo, manca, celo»: passione figurine Domani in edicola scambio delle doppie

di Matteo Lunelli

Tutti noi, da bambini e da ragazzi, ci siamo trovati fuori da scuola, al parco, ma anche in classe, con in mano le nostre figurine, strette da un elastico. E poi ore a ripetere quella che è diventata ormai una filastrocca: «Celo, celo, manca, celo, manca...».

A quel punto partivano gli scambi, ed erano vere ed estenuanti trattative, da far impallidire i broker della borsa di New York. Perché il centravanti della squadra prima in classifica non poteva valere come il secondo portiere di una squadra in zona retrocessione. 

Il riferimento al calcio non è casuale: nel 1960 nasceva l'album dei calciatori Panini, diventato una vera e propria istituzione. Poi negli anni ne sono nati tanti altri, ispirati dai cartoni animati o dai film, dalle serie tv o dagli animali, passando per storia e arte. I tempi sono cambiati, ma l'album è riuscito a resistere nel tempo e a continuare a coinvolgere tantissime persone, soprattutto giovanissimi ma non solo. 

In virtù di questa grande passione senza tempo a Trento è nata una semplice ma curiosa idea per permettere alle persone di scambiarsi i doppioni: la domenica, per tre domeniche di maggio, ci si trova in edicola, precisamente in quella di viale Verona 16, per trascorrere qualche ora a recitare la filastrocca di cui sopra. 

«Ci sembrava un'idea carina - sorride la titolare dell'edicola Aurora Maestri -: l'ho vista online, perché in Italia la fanno già e ho deciso insieme al mio socio Paolo di riproporla. Domenica scorsa abbiamo fatto la prima edizione, e domenica 19 maggio, la seconda dalle 11 alle 12. Poi ce ne sarà una sera, domenica 26. Non sono propriamente degli eventi, ma un modo per trovarsi e socializzare: tagliamo una fetta di torta e i nostri clienti si scambiano le figurine, chiacchierando. È una cosa simpatica e già domenica scorsa hanno partecipato tanti bambini e tante persone, che hanno portato i loro doppioni per scambiarli». 

L'edicola, insomma, diventa un punto di ritrovo: la domenica si va a messa o a fare una passeggiata, si beve il caffè, e poi si va a comprare il giornale e ci si ferma con il figlio o il nipotino a scambiare un po' di figurine. 
«Quelle che vanno di più ultimamente sono gli "Artonauti", una raccolta all'insegna dell'arte. Poi gli "Amici Cucciolotti", le "Lol", "Santoro", "Bing" e ovviamente i "Calciatori"».

L'intraprendenza di Aurora, 29 anni, viene premiata: tanti sono i clienti che frequentano l'edicola, ogni giorno ma soprattutto la domenica. 
«Cerchiamo di fare il nostro lavoro con serietà. I miei genitori hanno aperto nel 1987 e io sono praticamente nata e cresciuta tra giornali e figurine. Poi, dopo la scomparsa di mia mamma, ho rilevato l'attività, ci siamo trasferiti e provato a innovare. Come? Ad esempio togliendo le slot machine, anche per una questione etica. Amiamo quello che facciamo e speriamo di essere un punto di riferimento per le persone di tutto il quartiere, anche con iniziative semplici come questa, ma che permettono alla gente di stare insieme e trascorrere qualche ora in serenità».

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