Bike Festival a Riva e sul Garda trentino Vicina l'intesa per altri tre anni

di Paolo Liserre

In una trattativa dove ballano quattrini «diretti» e indotto generato sul territorio, l'insidia è sempre dietro l'angolo.

Ma sulla permanenza del «Bike Festival» a Riva e sul Garda trentino (il contratto scade proprio in questi giorni), il presidente dell'Apt Marco Benedetti sembra non avere dubbi: «C'è ancora qualche dettaglio da definire ma sabato chiudiamo, non ci saranno sorprese».

E se tutto andrà come auspicato, per altri tre anni (sino al 2022 compreso) il Garda trentino e la «Delius Klasing Verlag», il gruppo editoriale promotore dell'evento, rinnoveranno un matrimonio che nel tempo ha visto crescere entrambi e soprattutto il «figlio» nato da quest'unione, il Bike Festival Garda Trentino giunto quest'anno alla sua 26ª edizione.

Che la proposta sia vincente, lo dimostrano i numeri snocciolati ieri da Monika Weber, responsabile eventi della Delius Klasing Verlag, anche e soprattutto per rimarcare in questa fase cruciale della trattativa quanto la proposta internazionale legata a tutto ciò che è mountain bike e oggi anche e-bike faccia bene al territorio gardesano.

Da una serie di interviste sul campo effettuate l'anno scorso (585 i fruitori dell'evento presi in considerazione), è emerso che quasi la metà delle presenze sono nuove di zecca mentre il 18% sono venuti per la seconda volta. Il 78% degli intervistati rimane a Riva e dintorni per tutti e tre giorni del festival e il 60% prolunga la permanenza aggiungendo alcuni giorni di vacanza.

Il 24% viene soprattutto per toccare con mano le novità del mercato presenti in fiera mentre il 22% sbarca sul Garda proprio per l'atmosfera che si respira in questo scorcio iniziale di maggio. La clientela è giovane: il 37% ha un'età compresa tra i 20 e i 30 anni, ben il 76% tra i 20 e i 40 anni. Il 75% degli intervistati dichiara di spendere oltre i 500 euro durante il suo periodo di permanenza sul Garda trentino.

«Dai nostri dati - ha sottolineato Monika Weber - risulta che l'ultima edizione ha portato ben 25.000 persone a visitare il Garda Trentino per la prima volta, oltre metà delle quali rimane per tutta la durata della manifestazione o addirittura prolunga il proprio soggiorno anche dopo la sua conclusione. Il target è molto giovane e c'è un sempre maggiore coinvolgimento delle famiglie». Quest'ultimo aspetto ha preso forza anche grazie alla proposta «Scott Junior Trophy» che l'anno scorso ha visto la partecipazione di ben 350 bambini, «il più grande evento d'Europa legato a questo target di clientela» ha rimarcato ancora Monika Weber. 

«La motivazione legata alla bici, e alla mountain bike in particolare, assorbe il 35% del nostro turismo - ha sottolineato il presidente di Garda spa Marco Benedetti ? e il Bike Festival rappresenta un asset fondamentale per mostrare al mondo la ricchezza del nostro territorio e le mille opportunità che possiamo offrire a chi ama questo genere di vacanza sportiva». Bici vuol dire però anche Ciclovia del Garda e su questo il presidente dell'Apt ha sottolineato la preoccupazione (non solo sua) «per il silenzio della Provincia su quest'opera. Non abbiamo nessuna notizia né sui lotti in appalto né su alcuni snodi fondamentali (casa della Trota, versante orientale, ndr.) e mentre gli altri corrono noi andiamo a rilento. Credo sia necessario far fronte comune con le amministrazioni locali e le categorie per rilanciare con forza quest'opera essenziale».

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