Cane in ufficio, 7 milioni in Italia Ecco il decalogo dei benefici

Creano momenti di distrazione che rilassano e rimettono in equilibrio la mente, migliorano l’umore aumentando la produttività, eliminano la fissità del pensiero, favoriscono relazioni sincere incrementando il dialogo.

Sono solo alcuni dei benefici che si ottengono portando il proprio cane in ufficio, un vero e proprio toccasana non solo per i dipendenti, ma anche per le aziende che vedono la forza lavoro migliorare in motivazioni, creatività e operatività. Benefici sottolineati dalla scienza che non sfuggono alle imprese che sempre più spesso aprono le porte agli amici a 4 zampe, ben 7 milioni in Italia secondo il Rapporto Assalco-Zoomark 2018.

Molteplici sono gli studi scientifici che dimostrano quanto faccia bene lavorare con il proprio cane: come segnalato dal britannico The Guardian, i ricercatori della Virginia Commonwealth University hanno studiato i livelli di stress dei dipendenti di un’azienda manifatturiera che hanno portato i cani a lavorare: l’esito ha rivelato che gli impiegati amanti dei cani hanno riferito di sentirsi significativamente meno stressati rispetto a quelli che non accompagnati da fido.

CANE IN UFFICIO: A GENOVA SI PUÒ

La rivista Forbes invece ha dato recentemente spazio a uno studio condotto dal Banfield Pet Hospital denominato «PAWrometer Pet-Friendly Workplace» nel corso del quale i ricercatori hanno chiesto a oltre 1200 tra dipendenti e responsabili delle risorse umane l’impatto di avere un posto di lavoro amico degli animali domestici: in aree come il miglioramento del morale dei dipendenti, un maggiore equilibrio tra lavoro e vita privata, migliori relazioni lavorative e capacità di lavorare per più ore, gli intervistati hanno evidenziato dei benefici tra il 75% e il 95% dei casi. Una miriade di vantaggi celebrati il 22 giugno nella Giornata Mondiale del Cane in Ufficio, creata nel 1999 dall’americana Pet Sitters International e che quest’anno è giunta alla sua 20ª edizione.

«L’essere in compagnia dei cani sul luogo di lavoro favorisce l’instaurarsi di rapporti interpersonali più articolati e coinvolgenti, creando istantaneamente in presupposti per passare dei momenti felici – afferma la master coach Marina Osnaghi, che ha affiancato grandi imprenditori e professionisti nel raggiungimento dei propri obiettivi – Autorevoli ricerche confermano che la serenità e la gioia generate dalla compagni di un cane sul luogo di lavoro inneschino una maggiore disponibilità e possibilità di ri-focalizzarsi meglio sulle attività da svolgere ed alzare le prestazioni. Ma non è tutto, numerosi sono anche i benefici fisici dell’avere con sé un amico a 4 zampe in ufficio. Noi non ce ne accorgiamo, ma alcuni disturbi, come il pollice a scatto, i disturbi a spalle e braccia, i polsi formicolanti ed insensibili per il troppo tempo passato a digitare appoggiati alla tastiera, sono figli di posizioni innaturali e forzate per troppe ore e dell’ansia di fare che si scarica attraverso il corpo: giocare, coccolare, muoversi con il cane è una formidabile cura a queste patologie tipiche dei luoghi di lavoro più sedentari».

Secondo il prof. Stephen Colarelli, psicologo presso la Central Michigan University, sono tre i vantaggi chiave che i cani portano in un posto di lavoro: «I cani riducono lo stress, la frequenza cardiaca e la pressione sanguigna e rendono meno solitari gli individui che lavorano da soli. In secondo luogo, le persone sono percepite come più amichevoli e disponibili quando un cane è presente in ufficio. Infine, è probabile che aumentino la cooperazione e altri comportamenti positivi tra i membri dei gruppi di lavoro».

Uno studio riportato invece dall’Herald Sun condotto dall’Università dell’Australia Occidentale ha svelato che i proprietari di animali domestici sono più inclini a scambi amichevoli e al saluto: una ricerca che quindi supporta l’idea che i cani in ufficio possono abbattere le barriere di comunicazione tra estranei, migliorare i sentimenti di comunità e incoraggiare la collaborazione dei dipendenti.

I benefici però non riguardano solo umore e produttività, ma anche l’attrazione di giovani talenti. I millennial ad esempio oggi si sposano più tardi o scelgono di vivere da single per lungo tempo, optando spesso per i «bambini in pelliccia»: uno studio pubblicato dal Journal of Business Research ha rilevato che i giovani, in generale, apprezzano maggiormente luoghi di lavoro flessibili che offrono vantaggi culturali, come gli uffici pet-friendly o che propongono lo smartworking per stare con il proprio amico a 4 zampe. In un altro studio della Central Michigan University, i partecipanti alla ricerca sono stati inseriti in gruppi di quattro, con e senza cani, e ciascun membro del gruppo è stato accusato di un crimine falso: nei gruppi in cui erano presenti i cani, i membri avevano il 30% di probabilità di ricevere accuse, suggerendo che i cani promuovono la coesione e la fiducia tra i collaboratori.

«Ho due Akita Inu di un anno e mezzo, Mirai e Isamu, che porto sempre con me in ufficio fin da quando erano cuccioli – racconta Luca Mascaro, founder e CEO di Sketchin, studio svizzero di Experience Design – Arrivano e riscuotono da tutti la loro quota di coccole. Vederli giocare, rovistare nella carta o stare spaparanzati a pancia all’aria ci fa prendere con la giusta dose di leggerezza le sfide quotidiane e ci regala una dose di concretezza che ogni tanto smarriamo nei meandri della digital transformation».

Ecco infine il decalogo dei benefici per aziende e dipendenti che lavorano al fianco del proprio cane stilato dalla master coach Marina Osnaghi:

  1. Gli amici a 4 zampe stimolano legami profondi e sinceri, liberi da maschere e ambiguità relazionali e fanno vivere momenti di serenità e gioia.
  2. Accarezzare un animale è di gran lunga uno dei gesti anti stress più potenti che ci siano: un momento di distrazione che rilassa e rimette in equilibrio la mente.
  3. Il movimento che si fa con la mano per accarezzarli e con la testa e gli occhi per guardarli, aiuta ad interrompere gli spasmi della muscolatura striata che vengono provocati dall’ansia del risultato dai conflitti fra colleghi e dalle troppe ore in ufficio.
  4. La sua presenza fa riprendere il contatto con l’esterno: toglie dalla fissità del pensiero e permette di ‘staccare’ per ‘riattaccare’ con più forza. Evitando così di rimanere bloccati a fissare il pc senza pensare.
  5. Le persone, specialmente quelle che vivono da sole, risolvono la ‘colpa’ di aver lasciato il migliore amico a casa da solo, con conseguente aumento della serenità.
  6. La sua presenza in ufficio crea nel proprietario un ancoraggio positivo verso il luogo di lavoro, che aumenta il suo piacere di recarsi e permanere in ufficio.
  7. Diventa un punto di incontro e favorisce il dialogo. Uno dei problemi più grandi di questa epoca perennemente connessa, è il fatto che non ci si parla. Parlare genera idee, l’animale è un fattore che potenzia la relazione. Basta pensare quando incontriamo un estraneo con un bel cucciolo o un cane che ci piace. Attacchiamo discorso con più facilità.
  8. Permette alle persone di conoscersi di più.
  9. Può migliorare l’umore delle persone e quindi l’atmosfera nel team e sul luogo di lavoro.
  10. L’azienda che permette la presenza dei 4 zampe, sale immediatamente nella stima dei suoi impiegati e diventa un luogo all’avanguardia nella cura dei dipendenti.
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