Il fisioterapista a distanza con le calze intelligenti

Una tecnologia di «calze intelligenti» che permettono ai fisioterapisti di trattare a distanza i pazienti incapacitati a raggiungerli di persona. E’ stata sviluppata da una candidata di PhD dell’University of Melbourne, Deepti Aggarwal, ed è stata sperimentata con successo nel Royal Children Hospital di Melbourne su piccoli pazienti che soffrono di dolore cronico.

Nelle «smart socks» sono incorporati sensori di movimento e di pressione, che assicurano un feedback in tempo reale su come il paziente si muove durante esercizi come accovacciarsi e saltellare. La rappresentazione visiva del movimento e della distribuzione del peso permette inoltre ai pazienti stessi di monitorare il proprio progresso e li incoraggia a continuare con la riabilitazione.

La tecnologia intende aiutare i fisioterapisti a valutare e trattare i pazienti e offre un’alternativa alle visite di persona per i pazienti rurali o con problemi di mobilità, specialmente nelle condizioni di lungo termine come dolore cronico. Inoltre forniscono informazioni ai fisioterapisti e ai pazienti che non otterrebbero in consultazioni in video.

L’idea è che i fisioterapisti tengano due visite faccia a faccia, per valutare le condizioni del paziente e i suoi problemi correnti, per poi fare seguito con un paio di consulti in video. Con un costo di produzione di circa 300 dollari australiani, (poco meno di 200 euro), le smart socks non sono ancora disponibili commercialmente, ma la ricercatrice prevede che la tecnologia possa presto diventare parte delle comune pratica clinica.

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