13 milioni di italiani nel 2017 hanno rinunciato a curarsi

Nel 2017, 13 milioni di italiani hanno rinunciato a curarsi. È quanto emerge dall’IPS, l’Indice di Performance Sanitaria realizzato, per il terzo anno consecutivo, dall’Istituto Demoskopika sulla base di otto indicatori: soddisfazione sui servizi sanitari, mobilità attiva, mobilità passiva, risultato d’esercizio, disagio economico delle famiglie per spese sanitarie out of pocket, spese legali per liti da contenzioso e da sentenze sfavorevoli, costi della politica e speranza di vita.

Tra i fattori principali della rinuncia figurano i «motivi economici» (10,9% dei casi) e le «lunghe liste di attesa» (9,8%).

L’8,9% del campione intervistato ha detto di non curarsi «in attesa di una risoluzione spontanea del problema» o, addirittura, per «paura delle cure» (2,9%).

L’impossibilità ad occuparsi della propria salute o di quella dei familiari perchè «curarsi fuori costa troppo, non fidandosi del sistema sanitario della regione in cui vive» ha rappresentato un deterrente per l’1,6%, con un picco nelle realtà regionali del Sud pari al doppio (3,1%).

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