Gloria Rech, l'artista del freddo Albergatrice-pittrice del ghiaccio

Il ghiaccio, il freddo e la voglia di viverci dentro, di sentire che qualcosa ti accompagna a realizzare un sogno.

Gloria Rech, studentessa universitaria, abita a Costa, gestisce con la famiglia un albergo, ama lo sport, ma soprattutto sente dentro di sé il richiamo del grande Nord, lo scricchiolio del ghiaccio, le grandi distese di neve, ed il sole che si alza a stento per baciarle.

Ragazza dinamica, veloce come il vento, raccoglie nell’animo la passione della pittura. Una spiccata manualità e la fantasia attorcigliano i suoi pennelli, aprono il gioco dei colori, una tavolozza infinita specchio dell’anima.

Gloria è un’artista autodidatta, la sua passione dipingere i ghiacciai, il freddo, ripercorre il tempo. Mamma Barbara e papa Willy sono entrambi a loro modo degli artisti, Barbara disegna e cuce abiti di moda, Willy costruisce nel suo hangar degli aeromodelli incredibili.

Non manca certo ai Rech uno spiccato senso della manualità. «La ricerca di uno stile artistico arriva come arriva il soffio del vento, c’è una dote innata, ad essa si aggiungono la passione, la carica emotiva, la fantasia, la ricerca, la storia. I colori sono uno spicchio di vita, i miei quadri raccolgono le mie aspirazione, rappresentano le mie suggestioni, la mia gioia, la mia malinconia, sono il palcoscenico esistenziale dentro il quale devo esibirmi», sottolinea Gloria.

I ghiacciai sono un pezzo di costola di questa artista le cui origini sono «sansebastianote/lastebassiane»: il nonno ha 87 anni e vive a maso Fiorentini, era un corazziere, usa perfettamente il computer ed è un punto di riferimento.

Il sogno di questa ragazza? «Ho aperto una sottoscrizione per poter andare sei mesi in Groenlandia, studiare i ghiacciai, grazie a delle relazioni sono riuscita a trovare un luogo dove alloggiare, una piccola casetta rossa dispersa nell’immensità e nel freddo. I ghiacci si articolano in diverse forme e figure, il vento, la neve, la pioggia, il sole, modellano ogni centimetro quadrato , apportano colori diversi. Ogni ghiacciaio è diverso da un altro, ogni ghiacciaio rappresenta la storia dell’universo e contemporaneamente narra quella dell’uomo. Sono sempre stata sensibile ed attenta ai cambiamenti climatici, che da una parte mi affascinano e dall’altra mi preoccupano».

Sono i colori che messi insieme su una tela raccontano, ti accompagnano dentro il ghiaccio, i quadri di Gloria sembrano surreali, non finiscono mai, giocano con le ombre, le guglie, la neve, le rocce. Mentre gli osservi e ti lasci trasportare dalla bellezza e dalla meditazione ti sembra di essere dentro il ghiaccio e di sentire il gelido soffio del vento. I ghiacciai parlano, si muovono, si riducono, lo scricchiolio è il loro canto d’addio.

Un’emozione unica. «Il mio sogno era di poter raggiungere la Groenlandia, un desiderio che si sta realizzando, molte persone mi hanno aiutato in questo. Dopo l’Ortles, il Cevedale, il Pasubio, la Marmolada, l’Islanda ora questa terra solitaria ai confini con il vento. E magnifico!».

All’artista la Rai, grazie al servizio di Giorgio Balducci, ha dedicato una puntata di «Tapis-roulant». Gloria l’artista del ghiaccio e del freddo.

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