Lo studio: sanità trentina Ok ma i costi sono troppo elevati

La sanità trentina risulta al top per quanto riguarda le donazioni d'organi, la pediatria e i tempi d'attesa per gli interventi legati ai tumori e le cure palliative.

Cartellino rosso, invece, per il costo sanitario pro-capite e le coperture vaccinali. L'analisi è del Sant'Anna di Pisa, che anche quest'anno ha elaborato un documento di valutazione della performance dei sistemi sanitari regionali. Trento al top, come detto, per quanto riguarda le donazioni d'organi con una percentuale del 90,91% di donatori procurati e appena uno 0,09%, di opposizioni. Buono anche il dato sull'attesa per la chirurgia oncologica.

In media in Trentino i pazienti aspettano 20,68 giorni per interventi chirurgici per tumore alla mammella, 39.83 giorni per il tumore alla prostata (dato indicato come migliorabile), 19,53 giorni per il tumore al colon (erano 13 giorni nel 2015), 23,09 giorni per tumore al retto, 16,65 per il tumore al polmone (attesa dimezzata rispetto al 2015) e 24,18 per il tumore all'utero (in leggero aumento rispetto al 2015).

Soddisfano i dati della pediatria grazie al basso tasso di ricovero in età pediatrica, al contenuto tasso di ospedalizzazione per asma e gastroenterite e per i consumi di antibiotici quasi dimezzati in due anni. Ritenuti più che soddisfacenti anche i dati sulle cure palliative. Nella nostra provincia, infatti, risulta che più del 60% dei pazienti oncologici deceduti erano in carico alla rete Cure palliative.

L'Azienda sanitaria si conferma inoltre virtuosa per quanto riguarda il governo della spesa farmaceutica. 160.67 euro pro capite la spesa registrata. Risulta invece da monitorare il dato sull'abbandono dei pazienti in terapia con antidepressivi (24,12%) e quello sul consumo territoriale di farmaci oppiodi.

Accanto a tanti dati positivi o migliorabili, lo studio mette in evidenza alcuni risultati negativi. Spiccano su tutti i costi, sia quello medio per punto Drg che il costo sanitario pro-capite, entrambi posizionati nella fascia rossa. La sanità trentina, per quanto buona, risulta costosa. 2.217,10 il costo sanitario pro-capite per assistenza sanitaria.

Valore che risulta piuttosto stabile negli ultimi tre anni. Il costo pro-capite per assistenza ospedaliera è di 1.062.78, quello dell'assistenza distrettuale di 1.116,11, il costo pro capite per assistenza specialistica di 275,79, quello per la diagnostica strumentale e per immagini di 63,17 e infine quello per assistenza sanitaria di medicina generale 94,40.

Tra la fascia rossa e quella arancione anche la copertura vaccinale con bassi indici soprattutto per l'Mpr (morbillo-parotite e rosolia) all'87,43% e il meningocco (86%).

In miglioramento, anche se la strada è ancora lunga, il ricovero (o la permanenza) in ospedale anche quando sarebbe evitabile. C'è stato un calo del tasso di ospedalizzazione nell'ultimo anno, ma il dato deve ulteriormente essere abbassato. Per questo, soprattutto negli ultimi mesi, l'Azienda sanitaria ha puntato molto sulla medicina territoriale.

La ricerca del S. Anna non va comunque considerata una classifica delle migliori sanità in Italia, ma piuttosto un'analisi che ha come obiettivo di elaborare moltissimi dati e sollecitare le varie Aziende sanitarie a porre in essere dei correttivi per migliorare certi indici. Così in effetti ha fatto Trento che rispetto al 2015 ha migliorato il 50% degli indicatori peggiorandone il 26%.

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