Province, Trento terza per qualità della vita Il Sole 24 Ore: Aosta prima, crolla Bolzano
Terzo posto per Trento nella graduatoria stilata dal Sole 24 Ore, che oggi pubblica la tradizionale indagine sulla «Qualità della vita», giunta alla 27esima edizione.
Il giornale ogni anno mette a confronto la vivibilità nelle province italiane su un’ampia serie di indicatori, aggiornati al 2015 e al 2016 ed articolati in sei settori d’indagine:
Affari, lavoro e innovazione; Reddito, risparmi e consumi; Ambiente, servizi e welfare; Demografia, famiglia, integrazione; Giustizia, sicurezza, reati; Cultura, tempo libero e partecipazione.
È Aosta a salire sul gradino più alto dell’edizione 2016 Qualità della vita scalzando Bolzano che dal primo posto dell’anno scorso precipita al settimo.
Al secondo ed al terzo posto si confermano dunque Milano e Trento, balzo in avanti per Belluno che dalla 17esima posizione del 2015 sale in quarta posizione.
All’ultimo posto ancora una realtà del Mezzogiorno, Vibo Valentia. Mentre si piazzano a metà classifica Bari all’85esimo posto e Campobasso all’83esimo.
La classifica finale è la sintesi di sei graduatorie tematiche: Reddito Risparmi Consumi; Affari Lavoro Innovazione; Ambiente Servizi Welfare; Demografia Famiglia Integrazione; Giustizia Sicurezza Reati; Cultura Tempo libero Partecipazione.
Roma si posiziona al 13esimo posto, spinta dal valore del patrimonio immobiliare e dai flussi turistici legati al Giubileo.
La provincia della Capitale recupera così 3 posizioni rispetto al piazzamento dello scorso anno.
Molte le novità del 2016, volte a rendere più completo il check della vivibilità sul territorio, con una maggiore attenzione alle esigenze e ai problemi più attuali della collettività: il valore della casa, il lavoro per i giovani, la capacità di innovazione, l’integrazione degli stranieri, l’offerta di welfare, la partecipazione civile. Le sei aree hanno così acquisito una denominazione più inclusiva e i parametri da 36 sono saliti a 42.
Restano comunque il divario tra Nord e Sud, quello tra le province di maggiori dimensioni frenate dai nodi sicurezza e ambiente nel loro slancio in avanti, e spiccano le realtà medie o piccole - spesso beneficiate dall’autonomia - in evidenza come modelli di vivibilità.
Così ecco Aosta che per la terza volta in 27 anni di indagine (le precedenti nel 1993 e nel 2008) si qualifica come la «migliore», forte soprattutto delle performance nei capitoli relativi all’economia, alla demografia e all’ordine pubblico.
Tris, negativo, anche per Vibo Valentia (ultima già nel 1997 e nel 2005). Al penultimo posto Reggio Calabria (ultima nell’edizione del 2015). Nella classifica delle ultime cinque province poi troviamo Caserta al 108esimo posto, Napoli al 107esimo, e spicca Crotone, che perde ben 17 posizioni rispetto all’edizione dello scorso anno e si posiziona al 106esimo posto.
Aosta
Milano
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