Simboli religiosi, oltre il Crocifisso, Padre Pio, nelle case degli italiani è il santo più amato

Molto gettonato anche San Gennaro

Il calendario di Padre Pio, il Crocefisso, il ferro di cavallo. Nelle case degli italiani tra icone religiose e dei Santi più amati, esposti in segno di protezione e benedizione si trovano anche dei simboli portafortuna usati per allontanare il malocchio. Secondo una ricerca di Casa.it in occasione della festa di Ognissanti, un terzo degli italiani (32%) possiede nella propria abitazione almeno un simbolo o un oggetto, religioso e non, come protezione.

LE ICONE RELIGIOSE E I SANTI PIU’ AMATI

In assoluto, tra le icone religiose in vetta troviamo la Croce, il Crocefisso e l’Acquasanta, preferiti dal 21% degli italiani, mentre le immagini dei Santi sono presenti nell’8% delle abitazioni, in particolare in quelle degli over 45. L’immagine più diffusa? È senza dubbio quella di Padre Pio (61%), soprattutto nelle case del centro-sud Italia, seguita, a pari merito (13%), da San Gennaro, Santa Rita e Sant’Antonio.

I SIMBOLI SCARAMANTICI E DI PROTEZIONE

Paura di fantasmi, streghe, vampiri o del malocchio? Nella particolare classifica c’è spazio anche per i più superstiziosi, che utilizzano gli amuleti sia come potenti “portafortuna” sia per allontanare il malocchio. Tra questi troviamo il ferro di cavallo, indicato dal 6% degli italiani, che, secondo la leggenda, fu usato per la prima volta dal fabbro Saint Dunstan per allontanare il diavolo. Ad utilizzare questo oggetto sono soprattutto gli abitanti del sud, ma attenzione ad appenderlo alla porta nel verso giusto, con le estremità volte in alto, perché altrimenti si otterrà l’effetto contrario. 

Tra gli altri amuleti non può mancare il più famoso corno portafortuna, simbolo di vita e fertilità, con il 5% delle preferenze, mentre, i vampiri dipinti oggi dalla saga Twilight sempre più buoni e “brillanti”, spaventano meno: solo il 3% degli italiani possiede una collana d’aglio per tenerli lontani.

E i più giovani? Sarà una questione di età oppure di tempi che cambiano, ma rispetto alle altre fasce intervistate sono sicuramente i meno superstiziosi. Ben il 74% dei 25-34enni ha dichiarato di non possedere alcun oggetto e quasi sei su dieci non si ritiene per nulla superstizioso.

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