Macinare vasche alle 6, e poi tonici a lavorare

Anche a Trento (finalmente), con l'apertura straordinaria e sperimentale delle piscine Fogazzaro, ops del centro sportivo Manazzon, alle 6 del mattino si potrà andare a nuotare

di Matteo Lunelli

Una bella nuotata, poi la doccia, un meritato cappuccino (con o senza brioche a seconda della dieta), la lettura dei giornali, un post su Facebook con il classico selfie della mattinata, e poi via al lavoro, carichi come le molle per una giornata super produttiva. È quello che si può fare, da due settimane a questa parte, anche a Trento (finalmente), con l'apertura straordinaria e sperimentale delle piscine Fogazzaro, ops del centro sportivo Manazzon, alle 6 del mattino. Mentre la città dorme o si sta svegliando, c'è chi punta su dorso, rana, stile o farfalla. In questi primi quindici giorni almeno una decina di persone ogni mattina si sono presentate con cuffia e costume alle 6.

L'ingresso è possibile, solo tramite abbonamento, appunto dalle 6 alle 6.30 e poi c'è tempo per nuotare fino alle 7.45, dal lunedì al venerdì. A quel punto tutti fuori, il bagnino ripulisce la vasca, e alle 9 apertura «normale» fino alle 21. In Trentino questo tipo d'offerta è già disponibile da tempo in varie strutture, Levico e Rovereto giusto per citarne due, ma a Trento non esisteva ancora nulla del genere. Ora la lacuna è stata colmata, anche se, probabilmente, sarà necessario in futuro rivedere un po' l'organizzazione degli orari, permettendo magari l'ingresso almeno fino alle 7. Un'ulteriore richiesta degli utenti riguarda la possibilità di accedere alla piscina (o almeno a una di quelle in città) anche la sera: a Levico, ad esempio, in tre giorni alla settimana la chiusura è alle 23. 

Tra i provetti e mattinieri Michael Phelps che vanno alle Fogazzaro all'alba, c'è anche il segretario Cgil Franco Ianeselli: «Ogni tanto vado, è bello e salutare: poi si inizia la giornata di lavoro con una marcia in più». Qualche vasca e poi via a occuparsi dei diritti dei lavoratori, tonici e sul pezzo. «Quando sono andato c'erano sempre almeno una decina di persone: non dei cultori del fisico, ma gente normale a cui piace fare qualche vasca prima di andare al lavoro. Due corsie su otto sono riservate a questi appassionati, mentre le altre sono per il gruppo di universitari del Cus. Loro sì che sono veri atleti, si allenano duramente e non lo fanno come hobby». 

Contrariamente a quello che si può pensare, ovvero che lo studente universitario va a dormire alle 3 e si sveglia a mezzogiorno, ci sono infatti tanti ragazzi che quasi ogni mattina si svegliano all'alba e iniziano a macinare vasche prima di iniziare a macinare esami. Sono in particolare quelli dell'Uni Team Trento (nella foto da Facebook), che frequentano la vasca all'alba già da un paio d'anni.

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