Asti, ecco il grande abbraccio degli alpini Oltre 5 mila penne nere trentine all'adunata

di Giuseppe Fin

Con la cerimonia dell'alzabandiera, nel centro di Asti, ha preso ufficialmente il via ieri l'89/esima Adunata nazionale degli alpini. La cerimonia si è svolta in piazza San Secondo, alla presenza del comandante delle truppe alpine, generale Federico Bonato, del presidente nazionale dell'Ana, Sebastiano Favero, e di numerose autorità militari e civili. In piazza c'erano anche la fanfara della Brigata alpina Taurinense e la Compagnia del secondo Reggimento alpini. Centinaia le penne nere con vessilli e gagliardetti.

Sono stati poi resi gli onori al labaro dell'Ana, con le sue 215 medaglie d'oro e ai vessilli della sezione di Asti.

Al termine della cerimonia, è stata deposta una corona d'alloro in onore ai caduti di tutte le guerre in piazza Libertà, dove si trova il monumento all'alpino, simbolo dell'adunanza 2016.

Per la sfilata di domani, domenica, sono attese 500 mila persone. E molti si sono messi in viaggio nella giornata di oggi, con pullman, auto e altri mezzi da tutta Italia per raggiungere Asti in tempo per gli appuntamenti clou, tra cui in primis la sfilata che gli alpini attendono, di anno in anno, con il grande piacere di poterci essere.

Gli avvenimenti più importanti dell'Adunata potranno essere seguiti via computer, smartphone o tablet collegandosi al sito www.ana.it dove sarà trasmessa per intero naturalmente la sfilata di domani.

Anche in Tv ci sarà la diretta su Rai3 dalle 9.30, così come anche molte televisioni private, tra cui le trentine Tnn e Rttr, che trasmetteranno le dirette.

Sono quasi 5 mila le penne nere trentine che in questi giorni sono arrivate per l'ottantanovesima Adunata Nazionale degli Alpini.

La sezione alpini di Trento fa sapere che ieri sono iniziati anche gli innumerevoli momenti di protocollo, ai quali il Vessillo di Trento, portato dal consigliere di zona Carlo Covi e scortato dal presidente sezionale Maurizio Pinamonti, non è mai mancato.

«Il ritmo degli appuntamenti istituzionali è frenetico - spiega Pinamonti - ma ovviamente viverli da presidente di sezione, e per di più importante come quella di Trento, ti riempie di orgoglio. E devo dire che c’è una certa fibrillazione in attesa di sapere se ci verrà concessa l’Adunata del 2018».

Anche le cinque fanfare sezionali sono arrivate in città, ad Asti, così come i due cori, quello Sezionale e l’Alpino Re di Castello.

Per il coro sezionale oggi un concerto al Battistero di Asti al mattino, e un concerto nella cattedrale alla sera. Le fanfare invece saranno impegnate con concerti nei vari punti della città, per scaldare gli animi in preparazione del grande impegno di domani, quando dovranno accompagnare gli Alpini di Trento lungo i 1.600 metri circa di sfilata delle penne nere.

Attesa anche per il saluto annunciato per domani dal Papa.
Per quanto riguarda la copertura televisiva dell’evento, la sezione trentina ricorda infine l’accordo con le tv locali Rttr e Trentino Tv, che trasmetteranno l’intera sfilata a partire dalle 9 e fino alla conclusione.

Questa mattina le ultime partenze in pullman da Trento dopo che diverse penne nere, in autonomia, hanno deciso di raggiungere la città piemontese negli scorsi giorni.

Ci sono tutti. Oltre ai Nu.Vol.A, la Sezione di Trento è presente dunque con cinque fanfare (Fanfara Sezionale, di Riva del Garda, di Pieve di Bono, della Valle dei Laghi e di Cembra) e con i due cori, quello sezionale e il coro Alpino Re di Castello che si esibiranno questa sera.

Giovedì sera ad arrivare ad Asti è stato Pinamonti e a raggiungerlo sono stati i tre vicepresidenti e il consiglio direttivo sezionale, che scorteranno il vessillo decorato con 12 medaglie d'oro. A essere presenti sono anche i rappresentanti austriaci della Croce Nera.

Il fermento per l'Adunata è iniziato ormai da qualche giorno. Le strade per raggiungere la città di Asti sono state riempite di alpini e appassionati. «In autostrada - ha spiegato i presidente Pinamonti - abbiamo trovato tantissima gente e la città si sta riempiendo. C'è tanto entusiasmo. Anche dal Trentino gli arrivi sono superiori alle attese».

Già giovedì sera, all'arrivo del presidente dell'Ana di Trento ad Asti, le strade mostravano tutti i segni che la festa stava per iniziare. All'esterno dei locali del centro città i primi alpini hanno dato vita a concerti improvvisati che hanno raccolto l'entusiasmo di molti.

Nel pieno centro di Asti, in piazza Campo del Palio, si svilupperà il Villaggio dell'Adunata. La grande piazza nel cuore della città, in posizione strategica per il passaggio della sfilata di domenica e per il percorso verso il polo culturale allestito all'Enofila di corso Felice Cavallotti, ospiterà all'interno del Villaggio le aziende partner dell'Adunata, la Grande Ristorazione ufficiale, l'Ana shop e l'Expo del Territorio.

Il Villaggio sarà aperto al pubblico oggi dalle 9 alle 24 e domani dalle 9 alle 20. Nel colorato villaggio dell'Adunata c'è un padiglione speciale dedicato al Pasta Party.

Non è solo un ristorante monopiatto, anche se è la pasta a farla da padrona, proposta con vari sughi al prezzo di 3,5 euro al piatto. Il Pasta Party lanciato con successo già nelle precedenti Adunate da Cuneo a Parma, ha una finalità benefica molto concreta: finanziare la crescita dell'Ospedale da campo della Fondazione Ana Onlus. È la struttura dell'Associazione nazionale alpini che dal terremoto del Friuli del 1976 in poi è stata impegnata ogni volta in prima linea nelle catastrofi naturali e nelle emergenze umanitarie.

Il programma di domani.
Si comincia alle 8 con l'ammassamento negli spazi assegnati nella zona nord-ovest di Asti. Alle 9 dal Teatro Alfieri inizio della sfilata e resa degli onori a destra in piazza Alfieri. La sfilata, che è l'appuntamento più importante dell'Adunata andrà avanti per tutto il giorno visto il gran numero di penne nere attese ad Asti. Gli alpini trentini sfileranno a partire dalle ore 12 .
Verso le 20, dopo lo scioglimento, ci sarà il saluto tra il sindaco di Asti e quello di Treviso con il passaggio della stecca, visto che l'anno prossimo la 90^ Adunata si terrà proprio nella città veneta. Nel 2018, se tutto va bene, toccherà a Trento .


Diversi trentini che hanno raggiunto Asti nei giorni scorsi hanno colto l'occasione per visitare il territorio e i luoghi che già nel 1994 li videro protagonisti con i soccorsi a seguito dell'alluvione che colpi l'Astigiano.

«Io sono arrivato martedì - ci ha raccontato Carlo Covi, Alfiere ufficiale dell'Ana di Trento - e mi sono sistemato in un appartamento privato di alcuni amici conosciuti durante il servizio militare a Merano».
Sulle finestre dei palazzi sono migliaia i tricolori appesi. Nei negozi e nei locali non può mancare un segno per le penne nere. Molti anche gli accampamenti sparsi sul territorio. L'adunata si fa sentire, però, anche fuori dalla città. «Ho visitato la parte storica di Asti - ha spiegato Covi - ed ho visitato le colline attorno alla città. Tutti i paesini limitrofi sono ornati di bandiere e l'accoglienza è fantastica perché in tanti si ricordano dell'impegno degli alpini di circa 23 anni fa».

A parlare di «clima di festa» è anche Roberto Ober dei Nu.Vol.A. «Quando siamo arrivati giovedì sera - ha raccontato - il benvenuto è stato caloroso e ci sono anche tanti giovani».

Le penne nere trentine che ieri mattina erano già presenti ad Asti hanno preso parte all'alzabandiera e agli onori dei gonfaloni della Provincia e del Comune oltre che all'arrivo della Bandiera di Guerra.

In seguito è stata inaugurata la Cittadella militare che non è solo una vetrina degli Alpini di oggi ma anche un importante spazio dedicato alla storia del Corpo. Proprio per questo a riscuotere molto interesse è l'originale mostra di cimeli provenienti dal Museo Nazionale degli Alpini di Trento coordinata dal Generale Stefano Basset.

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