Malattie del sonno, patenti a rischio

Il problema delle apnee notturne - spiega il primario del reparto di pneumologia dell'ospedale di Arco, Romano Nardelli - riguarda, con le dovute differenti gradualità, circa 25mila trentini

Potrebbero essere tanti, nell'ordine delle centinaia, gli automobilisti, conducenti e camionisti trentini a vedere la loro patente di guida a rischio a causa dei disturbi del sonno. Un decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti del 22 dicembre 2015, pubblicato in Gazzetta ufficiale, prevede infatti che la patente non debba «essere né rilasciata né rinnovata a candidati o conducenti affetti da disturbo del sonno causati da apnee ostruttive notturne che determinano una grave ed incoercibile sonnolenza diurna, con accentuata riduzione delle capacità dell'attenzione». L'Italia ha infatti recepito una direttiva comunitaria sulle patenti di guida, che introduce restrizioni legate a questa patologia sonno-correlata.

Un problema che - spiega il primario del reparto di pneumologia dell'ospedale di Arco, Romano Nardelli - riguarda, con le dovute differenti gradualità, circa 25mila trentini: «Si parla del 4-5% della popolazione. In Trentino siamo oltre mezzo milione, dunque i conti sono presto fatti. Ad Arco da anni siamo specializzati sul punto, con 5mila esami effettuati e 1.600 persone seguite». Niente allarmismi, tuttavia: «Innanzitutto, prima di temere per la propria patente, è necessario comprendere che le nuove disposizioni, le cui modalità attuative sono ancora da definire, riguardano solo chi è colpito in maniera grave. Quella delle apnee notturne è una patologia che porta sospendere l'attività respiratoria per qualche secondo durante il sonno, costringendo così chi ne è affetto a risvegliarsi. Va da sé che per queste persone il sonno è tutt'altro che ristoratore e gli effetti portano ad esempio a improvvisi attacchi di sonnolenza durante il giorno. Il provvedimento riguarda chi è colpito nelle forme più acute, si parla di dieci-quindici attacchi a notte».

La patologia non è senza cure: «È legata anche ad elementi modificabili come obesità e fumo, dunque l'adozione di corretti stili di vita può portare al suo superamento. In altri casi, vi è poi la possibilità di contare sull'ausilio di respiratori che porta all'eliminazione anche delle possibili restrizioni per la guida».

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