Una bevanda alle foglie di coca per permettere al Papa di salire in quota

«Ho letto anch’io, il Papa farà quello che ritiene opportuno, e mi risulta che ci siano usi popolari per reagire al mal di montagna, mate, coca, cosa farà il Papa lo vedremo». Così padre Federico Lombardi ha risposto a chi gli chiedeva conto delle dichiarazioni dei giorni scorsi di un dirigente boliviano secondo il quale il Papa gli avrebbe manifestato l’intenzione di bere in Bolivia la bevanda a base di foglie di coca usata per combattere i disagi da eccessiva altitudine.

«Potete anche voi farlo, se desiderate - ha proseguito padre Lombardi durante il briefing di presentazione del prossimo viaggio di papa Francesco in America Latina - Circa il Papa non è una informazione che sono in grado di dare; se c’è una tisana specifica per l’altitudine, non mi stupirei, visto che il Papa è contento di partecipare a queste forme di condivisione».

Diversi giornalisti latinoamericani presenti hanno spiegato che effettivamente esiste una tisana a base di foglie di coca, usate con funzioni medicinali. Diversa è invece la cocaina, ricavata da processi di raffinazione complessi, anche se a partire sempre dalle foglie di coca. Papa Francesco, in particolare nella tappa a El Alto, dovrà affrontare una altitudine di 4.600 metri, dove si possono manifestare disagi come mal di testa, depressione, sovraffaticamento, genericamente indicati come mal di montagna.

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