Maturità, si parte mercoledì. La Polizia: «Non perdete tempo a cercare tracce sul web»

Ogni anno in occasione della Maturità si rincorrono voci incontrollate sulle anticipazioni delle tracce ministeriali che arrivano dal web. Ed ogni anno si diffondono le consuete leggende metropolitane secondo cui sarebbe possibile venire a conoscenza dei compiti d’esame prima dell’apertura delle buste provenienti dal Ministero dell’Istruzione. Leggende che assumono il carattere di certezza per molti ragazzi che perdono ore intere in Rete alla ricerca di anticipazioni sulle tracce. Per il settimo anno consecutivo la Polizia Postale e delle Comunicazioni in collaborazione con il portale degli studenti Skuola.net, si appresta a lanciare la campagna di sensibilizzazione “Maturità al sicuro”, con l’obiettivo di debellare il fenomeno ed evitare che gli studenti, oltre a perdere del tempo prezioso, possano anche rimetterci del denaro alla ricerca della soffiata giusta.

L’iniziativa “antibufale” si serve delle forme di comunicazione e degli strumenti preferiti dai giovani per veicolare i messaggi di sensibilizzazione, ed è finalizzata ad aiutare i ragazzi ad affrontare l’esame con maggiore serenità, confidando nei propri mezzi e nella preparazione che hanno ricevuto durante gli anni passati a scuola, senza cercare scorciatoie truffaldine che comporterebbero solo l’esclusione dalla prova d’esame. Si pensi che la notte che precede l’esame, tantissimi ragazzi coinvolti negli esami di maturità perdono il proprio tempo sulla rete nella speranza di conoscere le tracce con qualche ora di anticipo.

“L’esame di maturità è uno dei primi banchi di prova per i nostri giovani – afferma Roberto Sgalla, Direttore Centrale per le Specialità della Polizia di Stato -, pertanto quello che mi sento di consigliare ai ragazzi è di non inseguire sulla rete le false notizie relative alla diffusione anticipata delle tracce d’esame. Altrimenti, conclude Sgalla, si corre il rischio di perdere tempo prezioso e la concentrazione necessaria per affrontare una prova così importante”.

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