Ladini

Istituto culturale ladino: l’immagine visiva

L’immagine visiva dell’Istituto culturale ladino che è stata scelto come identità per la nostra istituzione è davvero ambiziosa, ma al contempo perfetta. Crediamo che comunichi bene la volontà del nostro gruppo di colmare la distanza tra le nostre attività e i cittadini, con lo scopo di accrescere il senso di appartenenza che dovrebbe diventare orgoglio da far conoscere.
Dopo mesi di lavoro e ricerca, studiando i migliori enti e musei di tutto il momento e mettendoci in discussione, siamo arrivati a costruire una vera identità visiva (non solo un logo), una sorta di contenitore di immagini che ci consentirà di essere riconoscibili sempre come gruppo pur distinguendoci in aree: le attività dell’Istituto Culturale, del Museo e della Biblioteca devono essere facilmente riconoscibili dai nostri uditori.

Ora abbiamo un simbolo facile da identificare e ricco di contenuti che possono essere raccontati o indagati. Un simbolo riconoscibile, indipendentemente dalla cultura o dalla lingua, ma intriso dei nostri valori portanti. Un simbolo minimalista, contemporaneo e al tempo stesso dai tratti antichi, quasi rupestri e che ricorda, a prima vista, la capacità di dialogare.

Il nuovo logo è un disegno semplice, essenziale e significativo, come quello che farebbe un bambino. Rimanda alla potenza del dialogo e della condivisione, ricorda nei suoi tratti essenziali i dettagli architettonici del Tobià de la Pieif e rimanda a radici linguistiche antiche nei segni lineari e curiosi.

Il nuovo logo riconosce dunque nella “Majon di Fascegn” le attività linguistiche, archivistiche e etnografiche dell’Istituzione; si tratta di una sorta di contenitore di immagini e di un’unica visione, che consentirà di essere riconoscibili sempre come gruppo pur nelle specifiche aree di intervento.

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