Ecco Talking Vine: la vigna si racconta grazie ai sensori nei campi

Lanciato oggi il progetto "Talking Vine", frutto della collaborazione tra Eledia@UniTN - Disi e l’azienda agricola Pisoni. Questo nuovo e inedito strumento - grazie all’Intelligenza artificiale - riesce a tradurre in emozioni umane lo stato delle vigne, processando ed elaborando i dati raccolti da un’infrastruttura di sensori collocati nei vigneti.

«Ai tempi del covid-19, un’opportunità per ridurre le distanze e per aumentare la consapevolezza sull’importanza del clima - e dei suoi cambiamenti - nella viticoltura, e sulla necessità di pratiche intelligenti e sostenibili», dicono i promotori dell’iniziativa.

I messaggi dalle vigne «parlanti» saranno ricevuti da centinaia di amanti del vino che, nel 2018, hanno sostenuto il progetto di crowdfunding Pisoni Your Vine, Your Wine, dando il proprio nome a una parte delle 5.000 vigne di un nuovo vigneto sulla collina di San Siro, dedicato alla produzione del Reboro.
I messaggi saranno il frutto dell’elaborazione automatizzata da parte di un’applicazione software - realizzata dai ricercatori del team di Eledia - dei dati raccolti nel vigneto, relativi a umidità, precipitazioni, temperatura dell’aria e del suolo.


«Il vino - si legge nella nota stampa - è un prodotto complesso, frutto di un lungo processo che parte dal vigneto e arriva fino al bicchiere. Non sempre consumatori e appassionati hanno consapevolezza di quanto sia lungo e articolato questo percorso: dall’impianto delle vigne alla loro coltivazione, dalla vendemmia alla produzione e affinamento del vino, sono moltissimi i passaggi che un vignaiolo cura in ogni singolo dettaglio.

Ma sono in continua crescita i wine lovers che, al contrario, cercano di costruire un legame sempre più stretto con i vignaioli, approfondendone la conoscenza e andando a scoprire cosa c’è dietro il brand aziendale: entrando dunque - letteralmente - in cantina e nei vigneti. Questo incontro tra vignaioli e wine lovers può essere molto complicato, segnato com’è dalle distanze e – nel contesto dell’emergenza sanitaria mondiale che stiamo vivendo – dalle forti restrizioni alle relazioni sociali.

Ed è qui che entra in gioco la tecnologia. Da anni nel mondo dell’agricoltura si assiste a continue innovazioni, tanto in campo agronomico quanto in quello enologico: sempre di più si parla di smart farming e digital agriculture, ovvero l’introduzione di tecnologie ICT e legate all’Internet of Things nei processi di coltivazione, con l’obiettivo di arrivare alla riduzione degli sprechi e all’ottimizzazione degli interventi, in un’ottica di sempre maggiore sostenibilità ambientale ed economica. ELEDIA@UniTN – DISI, laboratorio di ricerca dell’Università di Trento / Dipartimento di Ingegneria e Scienza dell'Informazione diretto dal prof. Paolo Rocca, da oltre dieci anni è attivo su questo settore con i suoi progetti di ricerca.

Nel contesto di uno di questi, la sua strada si è incrociata con quella dell’azienda agricola Fratelli Pisoni di Pergolese, in Valle dei Laghi, storica cantina di vignaioli dalla forte tradizione ma con uno sguardo sempre rivolto all’innovazione. Da questo incontro nasce Talking Vine, un nuovo e inedito strumento che – grazie all’Intelligenza Artificiale – riesce a tradurre in emozioni umane lo stato delle vigne, processando ed elaborando i dati raccolti da un’infrastruttura di sensori collocati nei vigneti.

Chi riceverà i messaggi dalle vigne “parlanti”? Le centinaia di wine lovers che, nel 2018, hanno sostenuto il progetto di crowdfunding Pisoni Your Vine, Your Wine, dando il proprio nome a una parte delle 5mila vigne di un nuovo vigneto sulla collina di San Siro, dedicato alla produzione del Reboro.

Ognuna di queste vigne a partire da questo Natale comincerà a parlare tramite Twitter e Telegram, raccontando stagione dopo stagione la sua condizione di benessere o, al contrario, i problemi che inevitabilmente la natura pone alla vite e al vignaiolo che la cura: piogge eccessive, gelate primaverili, caldo torrido e prolungata siccità, e tante altre condizioni legate all’andamento meteorologico e al suo impatto sul ciclo della vite. I messaggi saranno il frutto dell’elaborazione automatizzata da parte di un’applicazione software – realizzata dai ricercatori del team di Eledia - dei dati raccolti nel vigneto, relativi a umidità, precipitazioni, temperatura dell’aria e del suolo.

Talking Vine si propone come uno strumento che aiuta non solo a ridurre le distanze tra produttore e wine lovers, ma che porta il pubblico di appassionati a conoscere meglio cosa c'è dentro un bicchiere di vino, aumentando la consapevolezza sull'importanza del clima - e dei suoi cambiamenti - nella viticoltura, e sulla necessità di pratiche intelligenti e sostenibili. Il sistema sarà presentato nelle prossime settimane alle centinaia di sostenitori del progetto Your Vine, Your Wine, con specifiche comunicazioni e un webinar dedicato».

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