Google e Apple rivedono la privacy del nuovo sistema di tracciamento automatico

Ha creato allarme e polemiche, quindici giorni fa, l'annuncio che Google e Apple hanno sviluppato insieme un nuovo sistema di tracciamento automatico - anche in relazione al controllo dell'epidemia Covid - da installare sugli iPhone. L'allarme riguardava soprattutto la tutela della privacy dell'utente. E oggi il nuovo annuncio: Apple e Google modificano il sistema di tracciamento annunciato due settimane fa, per incrementare la privacy e rendere più facile lo sviluppo di app da parte delle autorità nazionali. In un incontro online con alcune testate internazionali, tra cui l'ANSA, i rappresentati delle due compagnie hanno reso note alcuni cambiamenti tecnici volti a blindare i dati degli utenti e al contempo migliorare l'efficacia del sistema di "notifica dell'esposizione" al Covid-19, terminologia scelta al posto di "tracciamento del contatto".

Sulla privacy, un aggiornamento dell'interfaccia di programmazione delle app (Api) fa sì che i codici attribuiti agli utenti siano generati casualmente, e non derivati da altri dati; inoltre diventano criptati anche i metadati associati al Bluetooth. Il tutto rende più difficile tracciare l'utente e risalire alla sua identità.

La stretta sulla privacy è in linea con quanto chiesto in settimana dal commissario Ue per il Mercato interno, Thierry Breton, al Ceo di Apple Tim Cook.

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