Droni per emergenze e incendi le prove di volo in Trentino

Creare una piattaforma per la gestione dei droni da utilizzare in situazioni di emergenza, come la ricerca di persone disperse o il monitoraggio di incendi.

È l’obiettivo di Uav Retina, iniziativa europea promossa e finanziata da Eit Digital nell’ambito dell’area di innovazione sulle Digital Cities, che si concluderà alla fine di quest’anno con il coordinamento dell’Università di Rennes (Francia) e la partecipazione della Fondazione Bruno Kessler di Trento.

I primi test di volo sono già stati effettuati questa primavera in Trentino, presso l’area addestramento dei vigili del fuoco a Marco di Rovereto, con risultati incoraggianti.

«Lo scopo finale», spiega Fabio Poiesi, ricercatore dell’Unità Tev di Fbk, «è realizzare una start up per sviluppare una piattaforma autonoma e flessibile dedicata alle operazioni di ricerca e soccorso, in particolare per il supporto ai Vigili del Fuoco o alla Protezione Civile in operazioni che vanno dalla ricerca di persone al soccorso da valanga, e al ritrovamento di ordigni esplosivi improvvisati».

Il progetto prevede droni dotati di sensori che raccolgono immagini nello spettro visibile e immagini termiche da inviare a un sistema informatico che le analizza e rileva gli elementi utili da porre all’attenzione dei soccorritori, in modo che questi ultimi possano prendere decisioni più rapide. I ricercatori impegnati per la Fondazione Bruno Kessler sono Alessandro Cimatti e Marco Roveri, Stefano Messelodi, Fabio Poiesi e Paul Chippendale, in contatto diretto in contatto diretto con il gruppo Sapr del Corpo permanente dei vigili del fuoco di Trento.

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