Gli orologi elettrici europei sono indietro di sei minuti

I ritardatari cronici hanno adesso una buona scusa: le radiosveglie di tutta Europa, e in generale gli orologi e i timer collegati alla rete elettrica, vanno sei minuti indietro. Il problema, come spiega Entsoe, l’organismo che raccoglie 43 operatori delle reti di trasmissione, ha origine nelle «deviazioni» di frequenza elettrica riscontrate nell’area di Serbia e Kosovo.

Il «ritardo» è stato riscontrato dalla metà di gennaio e ha colpito la cosiddetta «area sincronizzata», vale a dire la vasta zona d’Europa dove la frequenza è, per l’appunto, sincronizzata sui 50 Hz e interconnessa.

A causa di una carenza di generazione elettrica da parte del Kosovo, non soddisfatta dalla Serbia, il sistema si è quindi sbilanciato, con conseguenze a cascata in tutta Europa. A risentirne sono proprio gli orologi elettrici che, spiega l’Entsoe, in molti casi funzionano proprio in base alla frequenza. A monte, però, c’è una disputa di carattere politico e, per questo, l’Entsoe chiede una «soluzione politica» da adottare «urgentemente insieme a quella tecnica».

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