Una foto scopre le malattie L'idea di una start up trentina

di Angelo Conte

Una «macchina fotografica» delle cellule, capace, unica al mondo, di catturare informazioni su quelle malate utili per ricercare le cause, per ora sconosciute, di malattie gravi come la sla e di dare un supporto a cure personalizzate di altre patologie aggressive come i tumori.

A sviluppare lo strumento e a brevettarlo con il nome RiboLace è una nuova azienda (una start up) fondata da un giovane trentino laureatosi in farmacia a Padova e specializzatosi nelle biotecnologie, Massimilano Clamer.

La sua Immagina Biotechnology srl è la prima start up trentina nel settore delle biotecnologie e la sua capacità di innovare ha attratto l'attenzione di investitori trentini, sudtirolesi e austriaci. Un aumento di capitale all'insegna dell'Euregio, si potrebbe, dire che ha visto entrare con un'iniezione di 480.000 euro complessivi di aumento di capitale tre gruppi economici del territorio.

Si tratta del gruppo trentino Ban, intervenuto con Michele Gubert, Mauro Cogoli, Giovanni Zobele e Stefano Rossi, del sudtirolese Harald Oberrauch, titolare della Technicon spa, finanziaria che controlla le società Alupress spa e Durst Phototechnik di Bressanone e la Tba-Tyrolean Business Angel srl di Innsbruck. Per il Tirolo, infine, è intervenuto Hermann Hauser con la Hermann Hauser Investment Gmbh. Hauser è un investitore noto a livello mondiale ed in particolare nella Silicon Fen, con più di 30 anni di esperienza nel trasferire risultati scientifici sul mercato. Hauser, oltre ed essere membro della Royal Society, ha contribuito al successo di più di 100 start-up ad alto contenuto tecnologico. Tra queste si possono menzionare Acorn Computers, Solexa (venduta nel 2007 ad Illumina per 600 milioni di dollari), Cambridge Silicon Radio (venduta nel 2015 a Qualcomm per 2.5 miliardi di dollari) e ARM Holdings (venduata nel 2016 a SoftBank per più di 24 miliardi di dollari).

Nata nel 2014 dopo anni di ricerca sviluppata nei laboratori del Centro di Biologia Integrata dell'Università di Trento e dell'Istituto di Biofisica del Cnr (Cnr-Ibf) la start-up Immagina Biotechnology S.r.l ha sviluppato la tecnologia brevettata RiboLace che permette di capire meglio come funzionano le cellule, sia sane, sia malate, con ricadute in campo applicativo e nella ricerca di base soprattutto nell'ambito della medicina personalizzata.

La start-up lavora in questo momento su cancro e malattie neurodegenerative, ma la tecnologia è assolutamente versatile e può essere applicata ad organismi e patologie diverse. I prodotti sviluppati da Immagina Biotechnology srl potranno essere acquistati sia dai laboratori di ricerca, sia da nuove aziende farmaceutiche impegnate nello sviluppo di farmaci che modificano l'espressione genica a livello di Rna (l'acido Ribonucleico). Un mercato estremamente vasto a livello mondiale: solo la parte di tecnologia già sviluppata e commercializzata per la purificazione dell'Rna il giro d'affari è di circa 300 milioni di euro, cifra che sale a più di un miliardo di euro se si includono i potenziali sviluppi della start-up nel campo dei marcatori biologici.

«A breve - spiega Clamer, presidente del cda, mentre vice è Gubert - avremo i kit che daremo ai laboratori di ricerca in Europa e negli Usa. In base alla risposta poi modificheremo o confermeremo il nostro strumento per una nuova fase del progetto». Lo scopo, di fatto, è quello di fare foto in movimento dell'Rna e dare informazioni oggi non possibili da ottenere a chi «come il Cnr che si occupa di analizzare le cause della Sla o per chi cura i tumori - spiega Clamer - e poter poi arrivare a una diagnosi migliore e a una cura personalizzata delle malattie».
Per gli investitori, dopo i 480.000 euro di aumento di capitale, i prossimi passi riguardano l'implementazione del progetto di ricerca e del prodotto. Se sarà necessario, spiega Gubert, ci saranno altri investimenti e aumenti di capitale destinati a investitori istituzionali.
Oggi la start up ha la sede operativa a Povo, nell'edificio della Fbk, e occupa due persone. Nei prossimi mesi il personale salirà a quattro, mentre il salto decisivo sarà quello della distribuzione del prodotto sul larga scala.

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