Vaccinazioni, il Trentino supera quota 50mila. L'Italia supera i 5 milioni e in marzo le forniture raddoppiano

di Zenone Sovilla

Nelle prossime due-tre settimane, entro la fine di marzo, dovrebbero arrivare in Italia oltre 7 milioni di dosi di vaccini (circa il doppio del mese precedente). Lo ha annunciato il commissario all'emergenza, Francesco Paolo Figliuolo, nella riunione con le Regioni.

Intanto, questa mattina, in Trentino le somministrazioni hanno raggiunto quota 50.776, comprese 17.776 seconde dosi ed altre 7.201 riservate a ospiti di residenze per anziani, dove si stanno ultimando i richiami.

Nella conferenza stampa di questa sera, l'assessora Stefania Segnana ha confermato che si attendono consistenti incrementi del numero di flaconi in arrivo nella seconda metà di marzo. Inoltre, ha spiegato che al momento il criterio utilizzato nella campagna di vaccinazione rimane quello cronologico, quindi privilegiando le persone più anziane, ovvero quelle più a rischio vita o di finire in ospedale.

Nel report odierno del ministero, il Trentino è ottavo per percentuale di dosi somministrate su quelle disponibili, ma ha si è stabilito a un livello più alto rispetto ai giorni scorsi: 82,1%. In testa sempre la valle d'Aosta, che con una strategia molto aggressiva utilizza quasi tutte le dosi senza accantonarne per i richiami: è al 92,9% e precede l'Alto Adige, secondo con l'87,5% e la Toscana (86,9%).

Nel complesso in Italia oggi è stata superata la quota di 5 milioni di dosi somministrate (5.111.124) , mentre quelle disponibili dall'inizioo della campagna sono 6.542.260.

Il generale Figliuolo, neoresponsabile di tutta la logistica per i vaccini, ha sottolineato che si lavora per velocizzare sia la distribuzione delle dosi nei territori, sia la preparazione dei locali dove somministrarle.
 
Un problema è rappresentato dal trasporto "nell'ultimo miglio" sul territorio e dalla gestione dei punti di somministrazione, ha osservato Figliuolo.

Oggi anche il presidente del consiglio Mario Draghi ha incontrato Figliuolo, assieme al nuovol capo della Protezione civile Fabrizio Curcio, per farsi illustrare i dati sull'andamento della campagna vaccinale e per fare il punto sulla piattaforma digitale che monitora in tempo reale le somministrazioni.

I punti vaccinali vanno incrementati, ha spiegato il generale, usando ogni possibilità: siti produttivi, asset protezione civile e forze armate.

Frattanto, da AstraZeneca arrivano rassicurazioni, "Capiamo perfettamente la decisione (presa dal Governo italiano) vista anche la situazione che abbiamo in Europa", dice in un'intervista esclusiva a ClassCnbc, Lorenzo Wittum, ad dell'azienda per l'Italia. Wittun ha dovuto chiedere ai siti di produzione europea l'esportazione di 250.000 dosi per l'Australia e tecnicamente, visto che il prodotto finito si fa in Italia (Catalent ad Anagni) l'autorizzazione doveva essere fatta dall'Italia.

Il governo italiano ha appena annunciato uno stanziamento di mezzo miliardo per creare un polo che possa produrre i vaccini nel nostro Paese e Wittum ha accolto positivamente l'iniziativa: "Siamo a disposizione per verificare che ci siano dei partner in grado di soddisfare questa necessità".

il problema è il trasporto "nell'ultimo miglio" sul territorio e la gestione dei punti di somministrazione. E' quanto avrebbe detto, secondo quanto si apprende, il commissario all'emergenza Covid, Francesco Figliuolo, intervenendo alla riunione con Governo, Protezione civile ed Enti locali sul piano vaccinale. I punti vaccinali vanno incrementati, ha spiegato il generale, usando ogni possibilità: siti produttivi, asset protezione civile e forze armate. Il commissariato all'emergenza si farà carico di aumentare i centri vaccinali e dei rinforzi sanitari e organizzativi.



C'è l'esigenza di fare in modo che la campagna vaccinale sia "quanto più possibile uniforme sul territorio nazionale, evitando disparità", ha detto il ministro per gli Affari Regionali Mariastella Gelmini. "Tutti quanti auspichiamo di aumentare nel modo più rapido possibile il numero di connazionali protetti con il vaccino - ha aggiunto - Serve quindi un quadro d'insieme e va costruito con il commissario Figliuolo, con Fabrizio Curcio, con il ministro Speranza e con tutte le Regioni".

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