Quali mascherine vanno usate contro il virus? E come? Dalla "altruista" alla "egoista" a quella "intelligente"

di Marica Viganò

Siamo altruisti, egoisti o intelligenti? Dipende dalla mascherina che indossiamo. È bene precisare che la maggior parte di noi è altruista, perché già utilizza la protezione del tipo “chirurgico”.

E gli “altruisti” sono destinati ad aumentare, data la distribuzione delle mascherine chirurgiche a tutti i trentini (provvederanno i vigili del fuoco alla distribuzione).



Quali siano le diverse tipologie ed a cosa servano lo spiega il dottor Alessandro Gasbarrini, direttore della Chirurgia vertebrale a indirizzo oncologico e degenerativo dell’Istituto ortopedico Rizzoli di Bologna, luminare del campo e autore del primo trapianto al mondo di vertebre umane.

Il medico ha girato un video-tutorial pensato per la cerchia di familiari, divulgato a pochi intimi, ma che in poche ore ha generato numerose condivisioni finendo anche sulle bachece dei social.

La prima mascherina illustrata da Gasbarrini è quella “chirurgica”, che può essere di diverso colore (dal bianco all’azzurrino, dal verdino al beige) e ha i laccetti.

«È una mascherina “altruista”: serve non per proteggere se stessi, ma per proteggere gli altri» ha detto a titolo esemplificativo il medico.

Invece le Ffp2-3 con la valvola sono “mascherine egoiste”: «Le persone che la indossano sono protette, ma dalla valvola esce materiale come germi e microbi. Sarebbe meglio indossare sopra a questo tipo di mascherina anche quella chirurgica» ha precisato il dottor Gasbarrini.

Il filtro, dunque, permette di non infettarsi, ma lascia passare il coronavirus se si è contagiati.

Infine c’è la “mascherina intelligente”: «Il modello Ffp2-3 senza valvola serve per proteggere sia se stessi che gli altri, ma se tutti portassimo quella “altruista”, ossia la mascherina chirurgica, non ci sarebbe bisogno di altro» conclude il medico.



Ma c’è un quarto tipo di mascherine, un modello “base” e non destinato all’uso sanitario: sono quelle a fascia, non chirurgiche, che sono in distribuzione in questi giorni davanti ai supermercati. Sono arrivate in Trentino dalla Protezione civile nazionale e il presidente della Provincia invita ad indossarle per fare la spesa. «Vanno bene nei supermercati per un tempo limitato, per quei dieci minuti, per quella mezz’ora che impieghiamo per fare la spesa - ha precisato Maurizio Fugatti - Sono riutilizzabili una seconda volta».

L’utilità delle mascherine chirurgiche - per impedire la trasmissione dei virus che viaggiano attraverso le goccioline di respiro, di tosse e starnuti - viene evidenziata in uno studio pubblicato sulla rivista Nature dei ricercatori dell’università di Hong Kong, guidati da Nancy Leung e Benjamin Cowling. Nel loro lavoro hanno analizzato 246 malati contagiati da coronavirus umani (come quelli che causano Sars, Mers e alcuni con la stessa grandezza del Covid-19) con e senza mascherina indosso: non sono state trovate invece tracce del virus in chi indossava la mascherina.

Nel migliore dei mondi tutti dovrebbero portare la “mascherina intelligente” - la Ffp2-3 senza valvola - per garantire la massima protezione a se stessi e agli altri. Non essendo possibile nell’immediato, è bene essere altruisti. Perché con la mascherina chirurgica ci proteggiamo a vicenda.

 

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