Ciaspole, trekking, scialpinismo, fondo Le proposte alternative in quota In attesa delle norme sugli impianti

di Davide Sereni

In attesa delle novità sul mondo dello sci, le località turistiche del Trentino si stanno organizzando per offrire delle attività invernali sostitutive ma ugualmente attraenti: Sci di fondo, pattinaggio, ciaspole, trekking, sleddog, scialpinismo aperitivi in motoslitta e molto altro. L'obiettivo è quello di portare i turisti a divertirsi sulla neve, ma in completa sicurezza e senza l'utilizzo di impianti di risalita, dato che il loro impiego nelle prossime settimane è molto incerto.

Per avere certezze sulla stagione invernale bisognerà aspettare almeno fino alla prossima settimana, quando dovrebbe arrivare il nuovo Dpcm insieme ai protocolli della Provincia. Ma nel frattempo le valli non rimangono ferme: «Oltre allo sci di fondo abbiamo oltre dieci attività outdoor da fare all'aria aperta - sottolinea l'Apt di Campiglio - trekking, ciaspolate, giri in carrozza trainata da cavallo, Sleddog (slitta con cani), parapendio, sci alpinismo. Tutte queste attività sono ben organizzate perché da noi sono storiche, le facciamo già da diversi anni. Oltre a queste stiamo ampliando la nostra offerta con delle esperienze particolari, come lo sci alpinismo in notturna e passeggiate serali nelle notti di luna piena».

Anche a San Martino di Castrozza si moltiplicano le attività outdoor, con tante alternative interessanti: «Da noi le ciaspole e il nordic walking sono un must già assodato da tempo - spiega l'Apt locale -, poi abbiamo anche attività tematizzate in motoslitta, per famiglie, coppie o single, di giorno o alla sera. C'è la possibilità di fare una gita in "troika", tipica carrozza trainata da cavalli, alla scoperta della valle di Primiero, a cui si aggiunge anche un tuor enogastronomico in calesse tra le stalle e i fienili della zona per gustare le prelibatezze locali».
Iniziative all'aria aperta si prevedono anche in val di Sole, val di Fiemme e val di Fassa.

Anche se in quest'ultima si registra incertezza sulla riapertura delle terme, che dovrebbe avvenire il sette dicembre. In val di Non c'è già un ampio calendario di ciaspolate a piccoli gruppi con le guide alpine locali, che prevedono anche pranzi nelle malghe. Per la Valsugana invece ci sarà la "Winter card", che una volta acquistata permetterà di accedere a una vasta gamma di attività, tra cui trekking invernale, visite ai casteli e all'osservatorio astronomico del Celado. Mentre in Paganella, l'Apt locale si mostra più cauto: «Prima di fare i ragionamenti bisogna vedere se sarà possibile la mobilità tra le regioni, perché ancora non abbiamo notizie certe.

Se ci sarà mobilità tra regioni, anche con impianti chiusi, la Paganella si attrezzerà per offrire attività che non sostituiscono lo sci, ma che possono comunque arricchire l'offerta di vacanza al turista». Sulla stessa lunghezza d'onda anche l'Apt Trento-Bondone, che assicura un programma alternativo che sarà attivato non appena giungeranno indicazioni certe dal Governo e dalla Provincia. Insomma, tra dubbi, incertezze e speranze, le valli trentine si preparano per affrontare una delle stagioni invernali più complicate di sempre.

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