«Scappo da Roma, vado a vivere in Trentino» la storia della famiglia che ha scelto Campiglio «Da voi funziona tutto, è meraviglioso»

di Gigi Zoppello

Quando qualcuno vi dice che in Trentino si vive male, che c’è il degrado e la delinquenza, fategli ascoltare la storia riportata qui sotto. La storia di una famiglia romana che si trovava a Madonna di Campiglio (in un casa di proprietà) al momento dello scoppio del lockdown. E che ha passato marzo e aprile lì. Poi però ha deciso di fermarsi: papà e mamma sono giornalisti freelance, e potevano continuare con il telelavoro. E i bambini hanno fatto la scelta, convincendo mamma e papà: per ora, fermarsi a Campiglio, almeno per un anno.

Com’è andata? Benissimo. Basta ascoltare l’intervista di Enrica Di Battista dell’Ansa. Si sentono i quattro componenti della famiglia Ruschioni magnificare il Trentino, e affossare Roma. Un esempio? «A Campiglio i bambini escono da soli, vanno a scuola a piedi, conoscono tutti e tutti li conoscono. A Roma, diciamo che non li puoi lasciare mai soli, ci vuole sempre un adulto che li accompagni».

Metteteci poi i ritmi di vita: vivere in montagna - ammettono i Ruschioni - non è sempre facile. Fa freddo («molto freddo» dicono loro). Si hanno meno occasioni di socialità. Meno stimoli, in generale. Ma vuoi mettere? «Esci di casa e in due minuti sei nel bosco. Niente traffico, niente ore di coda, niente inquinamento, ma aria pulita e cielo meraviglioso. Un paradiso».

Per la famiglia romana, poi, la differenza la fa la qualità dei servizi: l’ospedale a pochi chilometri, la biblioteca comunale, gli uffici pubblici efficienti e premurosi. Roba che - ammettono - a Roma te la sogni.

No spoiler: non vi sveliamo il finale: ascoltate questo bel podcast e scoprite tutto da soli. A cominciare dal fatto che il Trentino è un paradiso, e siamo fortunati a viverci...

 ASCOLTA IL RACCONTO AUDIO E SCOPRI CHE...

 

comments powered by Disqus