Turismo in Trentino, fra i monti il distanziamento è "naturale" e le info arrivano sulle app

di Matteo Lunelli

Informazioni ai turisti su WhatsApp, anche in videochiamata, fino alle 22. Camminate a piedi nudi nei boschi, alberi da abbracciare e yoga all'alba. Cartine, mappe e itinerari, da fare a piedi o in bicicletta, solo online, scaricabili sul proprio telefonino. Ancora: gite ed escursioni per al massimo 8 persone, non più per un minimo di 20 partecipanti, come accadeva una volta. Magari con guide alpine "dedicate" e un programma certificato Covid. E trekking che partono direttamente dall'albergo, per evitare sovraffollamenti nei pulmini.

È questo il nuovo turismo ai tempi del Covid-19. Sono queste solo alcune delle proposte e dei progetti messi in piedi dai vari territori per dare risposte e alternative nel rispetto delle regole. Il Trentino, d'altra parte, ha un'offerta che calza alla perfezione con le ordinanze anti contagio, visti gli spazi ampi e poco frequentati e le attività all'aria aperta.

«Distanziamento naturale» lo definisce Fabio Sacco , direttore dell'Apt val di Sole. «Su questa definizione si basa l'idea della nostra offerta. La novità di quest'anno è un programma nella natura con le guide alpine e gli accompagnatori di media montagna totalmente "certificato Covid": saranno una serie di escursioni, più di una al giorno, per piccoli gruppi e con tutte le attenzioni».
Sacco è anche l'inventore della vacanza regalata a medici e infermieri, ma anche Oss e addetti alle pulizie, che hanno lottato contro il Covid. Lo slogan è "Siete la nostra Italia migliore: dopo lo stress, godetevi il relax". «Abbiamo già ricevuto oltre 4.000 richieste da tutta Italia. Si tratta di 3 notti gratuite. E, al netto del gesto generoso e solidale, realizzato in collaborazione con i nostri albergatori, questo ci ha anche permesso di smuovere il mercato. Anche perché crediamo che molti si fermeranno di più o magari torneranno in futuro». In val di Sole la gran parte delle aperture sono previste tra qualche settimana: gli uffici turistici verso metà giugno, gli alberghi intorno alla fine del mese, gli impianti di Tonale, Folgarida e Peio il 4 luglio.

In Valsugana, invece, sono pronti. Certo, si resta in attesa di olandesi e tedeschi, storicamente gli ospiti principali nelle zone lago. «Con i campeggi siamo partiti - spiega il direttore Stefano Ravelli - e 7 strutture su 9 sono operative da qualche giorno o entro domani. Una aprirà a metà mese e una a inizio luglio, mentre una, a San Cristoforo, resterà chiusa. Poi i rifugi: Conseria e Sette Selle sono pronti e entro metà mese anche il Cima d'Asta, mentre gli altri stanno definendo. Fronte alberghi: 11 aperti, 13 entro metà mese e 5 l'1 luglio. C'è grande voglia di partire, pur sapendo che sarà complicato e molto diverso. Credo che almeno un 50% di arrivi lo perderemo di sicuro e i numeri di un tempo vanno dimenticati. Però sarà l'opportunità per far tornare la gente in montagna e per tornare a puntare sui nostri veri valori. Ad esempio una volta le baite senza wifi erano un problema, adesso la gente non vede l'ora dopo mesi di videoconferenze di avere il telefonino che non prende. Ecco, per baite e appartamenti le prenotazioni ci sono. E l'emergenza ci ha lasciato un'eredità positiva, visto che abbiamo un progetto di consegne a domicilio della spese per chi va negli appartamenti».

Anche Ravelli ci parla di "distanziamento naturale" come idea centrale dell'offerta turistica. «Abbiamo 43 mila ettari di boschi e in un attimo, a piedi o in bici, si passa dalla montagna al bagno al lago: punteremo proprio su questo, con attività nel verde, yoga nel parco, passeggiate all'alba magari vista castello. Il tutto a numero chiuso: una volta c'era un numero minimo, adesso ci sarà quello massimo. E poi abbiamo tolto praticamente tutto il materiale promozionale cartaceo, in nome della sostenibilità ma anche nel rispetto delle regole: così le cartine e le mappe saranno scaricabili tramite QR Code».

L'Apt Campiglio, Pinzolo e val Rendena, diretta da Matteo Bonapace , ha lavorato molto sulle offerte del territorio. «Abbiamo quattro pilastri: la mobilità, con meno navette e più trasporti individuali a fasce orarie, con ingressi prenotati al Parco Adamello Brenta. Poi le esperienze: giornate uniche per un numero limitato di persone. L'aspetto "smart", con tanti servizi digitali in più: ad esempio terremo gli uffici aperti di più, fino alle 22 la sera, con la possibilità di chattare su WhatsApp o di fare videochiamate ai nostri operatori per un consiglio su un itinerario in montagna o per una richiesta. E a rispondere non saranno robot, ma persone del posto. Infine la parte benessere, con itinerari studiati per camminare a piedi nudi nel bosco o abbracciare gli alberi o meditare all'aria aperta. "Paura" dei lombardi? No, assolutamente: la provenienza degli ospiti non fa differenza, non ci sarà alcuna discriminazione, ci mancherebbe». Infine le strutture alberghiere: «Gli appartamenti sono già disponibili, mentre, in linea con gli anni scorsi, un 20% di alberghi aprirà entro la prima metà di giugno e un 35% nella seconda metà. Ai primi di luglio via a un 40% di strutture e le altre poco dopo».

Spostandoci in Paganella, il direttore Luca D'Angelo , conferma che saranno tra i primi ad aprire gli impianti. «Il 6, sabato, saranno operativi per andare incontro alle tante richieste, soprattutto dei biker: abbiamo sistemato i tracciati e rispettato tutti i protocolli di sicurezza. Le strutture ricettive più piccole sono già aperte, le più grandi lo saranno intorno al 20. Chiamate con richieste ce ne sono già molte, ma le prenotazioni sono poche: d'altra parte le persone attendono di avere certezze sugli spostamenti. Capitolo offerte: spingeremo ancora di più sul digitale e poi cercheremo di stimolare ancora di più il muoversi totalmente a piedi. I trekking possono iniziare già fuori dall'albergo, non servono auto o pulmini: dopo mesi di lockdown, speriamo, la gente avrà voglia di fare qualche passo in più. Il tutto con gruppi meno numerosi, ma anche in questo caso c'è un aspetto positivo perché la qualità ci guadagna».

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