I re della carbonara sono trentini: 4 giovani e la passione per la pasta

di Matteo Lunelli

«Abbiamo il carbokit della carbogang, chiamate un po’ di carbofratelli che questa sera si cena con una squisita carbonara». Si tratta di un dialogo o di un messaggio che a breve potrebbero fare migliaia e migliaia di italiani, grazie a quattro ventenni trentini, diventati i re della tipica ricetta. E chiariamolo subito: sono bandite la pancetta («Solo guanciale»), gli albumi («Solo tuorli»), il grana («Solo pecorino romano») e «altre amenità come panna, mascarpone, peperoncino o prezzemolo».  

Loro sono Alessio Tomarelli, Alex Valle, Sebastiano Dalsasso ed Emanuele Riccardo Costella, ma 37 mila follower su Instagram li conoscono come Carbogang. Sono di Trento, a parte Sebastiano che è di Borgo, sono studenti e, soprattutto, grandi amici. Con intraprendenza, coraggio e un pizzico di lucida follia si sono letteralmente inventati un lavoro, che potremmo banalmente riassumere come promozione della vera carbonara. Ma che in realtà è molto di più. Tutto nasce poco più di un anno fa, «esattamente il 20 luglio 2017», raccontano. «Eravamo a cena insieme e, naturalmente, il menù prevedeva un’ottima carbonara. Per gioco e con spirito goliardico abbiamo aperto una pagina Instagram sulla nostra pastasciutta preferita e da lì è nato tutto. Tutti e quattro siamo appassionati di cucina: ci piace metterci ai fornelli e mangiare bene».  

E qui il primo mito è sfatato: gli studenti mangiano solo scatolette di tonno, pizze da asporto e pane con la maionese? Sbagliato. «Noi no, è vero. Ci piace cucinare e andare a fare la spesa, scegliendo i prodotti migliori e adatti a una ricetta specifica. Pochi ristoranti o pizzerie, le nostre serata libere sono sempre state all’insegna di fornelli e padelle, per poi cenare bene con gli amici».  

La carbonara viene scelta come il piatto simbolo della loro iniziativa. Niente canedergang o parampapolgang, i quattro escono dalla tradizione trentina e puntato dritti verso Roma. «Una scelta di gusto, perché amiamo quella pasta, e anche perché a livello mondiale è una delle ricette più conosciute, più discusse e più apprezzate, dopo o comunque al pari di bolognese e amatriciana. Il 6 aprile di quest’anno avevamo circa 6 mila follower e per festeggiare la giornata mondiale della carbonara abbiamo invitato 70 amici nel giardino della nonna di Alessio per una sorta di show: 160 uova, 4 chili di guanciale, pasta e pepe e abbiamo cucinato per tutti, raccontando e spiegando. Nel frattempo sempre più persone da tutta Italia e da tutto il mondo ci seguivano, chiedendoci consigli e facendoci valutare i loro piatti. Questa estate abbiamo fatto un evento con 500 persone e 25 chili di pasta a Levico e siamo stati a Roma per un incontro con i nostri follower, che chiamiamo Carbofratelli. Abbiamo anche creato 150 magliette, andate a ruba: ce le hanno comprate anche dalla Nuova Zelanda, dalla Spagna e dal Belgio».  

Oggi siamo a 37 mila follower e una fama crescente: i quattro trentini gestiscono la pagina milanese di Italy Food Porn, un’azienda che promuove la tradizione culinaria e la cultura gastronomica nazionale e ogni giorno ricevono almeno una cinquantina di fotografie o video di piatti di carbonara dai loro carbofratelli, «e ad ognuno rispondiamo dando consigli e valutazioni». Quello che era iniziato come un gioco si è trasformato in qualcosa di molto serio, in qualcosa sui cui costruire il proprio futuro: Alex si è iscritto a Scienze delle tecnologie alimentari a Milano, lasciando perdere Medicina, mentre Sebastiano e Alessio, sempre a Milano, stanno seguendo un corso per l’abilitazione alla somministrazione di bevande e alimenti. Emanuele, invece, è rimasto a Trento ed è iscritto a Economia, ma nei weekend raggiunge spesso i tre amici, che ovviamente vivono insieme, in Lombardia.  

«Adesso abbiamo in cantiere una serie di iniziative. Prima di tutto stiamo mettendo a punto il Carbokit, una sorta di valigetta che arriva direttamente a casa con gli ingredienti per una carbonara per quattro o cinque persone: metteremo del pecorino romano, quello premiato da Gambero Rosso come migliore in Italia, poi guanciale, pasta e pepe, più la ricetta, un QR Code con un video tutorial e altre cose. Speriamo di riuscire a commercializzarlo in tempi brevi. Poi abbiamo in cantiere una sorta di tour in giro per l’Italia e un progetto di chef a domicilio, in cui la Carbogang entra nelle case per cucinare la carbonara perfette. E ancora la creazione di una App e un rinnovo del merchandising, visto che continuano a chiederci altre magliette, ma anche grembiuli e felpe. Ma il vero obiettivo, il sogno finale, è quello di aprire una catena di ristoranti made in Italy che possano portare all’estero la vera e tradizionale cucina italiana».  

Insomma, tante idee, ambizioni e voglia di farcela: il successo sta arrivando e quindi è tempo di buttare la pasta. A proposito, che pasta? «O spaghettoni o mezze maniche o rigatoni. Ma niente linguine o bucatini». E se lo dicono i ragazzi della Carbogang c’è da fidarsi.

LA RICETTA, QUELLA VERA

I giovani della Carbogang ci hanno mandato la loro ricetta per una carbonara perfetta. Ecco a voi.

 

«Per quattro o cinque persone ci vogliono mezzo chilo di mezze maniche o spaghetti, 250 grammi di guanciale, 130 grammi di pecorino romano, 8 tuorli di uova medie e poi sale grosso e pepe nero. Si parte ovviamente mettendo sul fuoco una pentola con l’acqua per cuocere la pasta. Nel frattempo eliminate la cotenna dal guanciale e tagliatelo prima a fette e poi a striscioline spesse circa 1 centimetro. Versate il guanciale in una padella antiaderente (fredda) e rosolate per circa 15 minuti a fiamma media, fino a quando non sarà diventato dorato e croccante. Nel frattempo salate leggermente l’acqua bollente, buttate la pasta in pentola e cuocetela. Intanto versate i tuorli in una ciotola, aggiungete il pecorino romano grattuggiato, salvandone un po’ per l’impiattamento. Amalgamate il tutto con una frusta a mano e aggiungete 2 cucchiai del grasso che si è sciolto dal guanciale. Usate anche 3 cucchiai di acqua per diluire la “CarboCrema”. Ponete il guanciale dorato in una ciotola dove poi condirete tutta la pasta con la CarboCrema. Prendete una tazza e conservate un po’ di acqua di cottura della pasta. Scolate la pasta al dente direttamente nella ciotola con il guanciale e mescolatela brevemente. Versate la CarboCrema nella ciotola e con delicatezza amalgamate il tutto. Se dovesse risultare troppo asciutta potete aggiungere poca acqua di cottura. Impiattate la pasta alla carbonara e a piacimento guarnite con  pecorino e una bella macinata di pepe nero. E a questo punto non ci resta che dirvi: buon appetito carbofratelli».

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