Miss Trento Sophie, italo-tedesca che vuole una carriera nel cinema

All’indomani della serata che l’ha incoronata quale regina di bellezza della città di Trento, la ventenne Sophie Agnese Krause rimane con i piedi per terra, e, ammettendo di aver aderito al concorso quasi per gioco, ci confida di vivere con leggerezza e serenità la sfida che l’attende per partecipare all’edizione 2018 di Miss Italia. Nell’ambito di una lunga intervista concessasi nel primo pomeriggio di ieri, la giovane, dalle origini italo-tedesche, ha infatti espresso il desiderio di mantenere dritta la barra sugli obiettivi fissati per il proprio futuro, ad iniziare dal conseguimento del diploma per poi continuare gli studi in ambito artistico e cinematografico. Iscritta al quarto anno del liceo «Rosmini», amante degli sport all’aria aperta, fidanzatissima, la ragazza mira infatti ad entrare in un’accademia di cinema, dove mettersi alla prova sia davanti all’obiettivo, in qualità di attrice, sia dietro la macchina da presa, come regista.

Sophie, partiamo subito dal risultato conseguito lo scorso mercoledì sulla passerella di piazza Fiera: si aspettava di vincere?
Direi proprio di no. Speravo, come del resto lo sperano tutte le ragazze che partecipano alle selezioni locali, di conseguire almeno una fascia tra le sei previste dal concorso. Tuttavia non avrei mai pensato di riuscire a ottenere il titolo di Miss Trento. Del resto, quando si partecipa ad una competizione di questo tipo, cerchi di fare il tuo meglio per piacere a pubblico e giuria, nella consapevolezza che l’esito non è nelle tue mani. Insomma, si cerca di vivere il momento con spensieratezza, senza farsi troppe illusioni.

Quando ha deciso di partecipare, invece, si era fatta qualche aspettativa?
Prima di decidere di prendere parte al concorso ho rifiutato più volte. Da un paio di anni lavoro come modella per eventi locali, e non credevo che un’iniziativa simile facesse per me. Ho cambiato idea quest’anno, e con stupore ho trovato un ambiente davvero bello, dove la competizione tra le ragazze è quasi assente.

Ci racconta qualcosa di sé?
Al momento sono una studentessa liceale, iscritta ad un percorso socio-economico. Sono una grande amante della bicicletta, in particolare delle corse su pista. Una delle miei grandi passioni però è il viaggio: amo andare alla ricerca dell’anima più autentica e meno turistica dei posti in cui mi trovo. Questo è un aspetto che ho preso dai miei genitori, che si sono conosciuti mentre mia madre si trovava in Germania con il programma Erasmus. Adesso viaggio molto con mio padre, seguendolo nei suoi spostamenti di lavoro. Con lui, sono stata in posti come l’Arabia Saudita, Israele o la Turchia.

I concorsi di bellezza sono spesso criticati per l’immagine della donna che comunicano. Quale è il suo parere in merito?
Non sono d’accordo al fatto che siano svilenti per l’immagine femminile. Non nego che nelle prime fasi emerge unicamente l’aspetto fisico, mentre nelle selezioni nazionali vi è spazio anche per il carisma, per le competenze e per il carattere.

Quali sono le sue speranze per il futuro?
Ora prenderò parte alle selezioni regionali, tuttavia il mio sogno è quello di esplorare il cinema. Mi piacerebbe sia recitare che lavorare alla regia. Per il momento non ho alcuna esperienza nel campo, ma il mio sogno è quello di entrare in un’accademia cinematografica.

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