L'arte urbana di Dado contro il degrado

Un’opera artistica per valorizzare un fabbricato in disuso da anni, dove il degrado dettato dallo stato di abbandono si somma al contesto di marginalità urbana in cui si trova inserita la costruzione. Nei giorni scorsi l’artista e «writer» bolognese Dado, al secolo Alessandro Ferri, ha decorato con motivi geometrici e figure astratte le pareti esterne dell’ex edificio di servizio collocato all’imbocco del cavalcavia di San Lorenzo, a margine dell’area di sosta ex Sit.

La realizzazione dell’opera, conclusa nella sera di ieri, è stata promossa dall’Ufficio politiche giovanili e turismo del Comune di Trento, con l’obiettivo di valorizzare un edificio di proprietà pubblica in stato di grave deterioramento, il cui abbandono è stato segnalato più volte anche in relazione all’attività di spaccio e consumo di sostanze stupefacenti.

Il motivo decorativo scelto dall’artista intende riprendere astrattamente l’andamento delle montagne che si affacciano sul capoluogo, reinterpretate con il colore viola, per poi ammorbidire attraverso precise tecniche stilistiche gli spigoli dello stesso fabbricato, in modo da creare l’illusione ottica di una continuità delle pareti in muratura. «L’intento è quello di permettere un migliore inserimento dell’edificio sia nel contesto urbano, sia nell’ambiente che circonda Trento, mitigando l’impatto visivo della struttura», ha specificato lo stesso artista.

Per la realizzazione del murale sono state impiegate tecniche differenti, che vanno dalla stesura di un primo strato di vernice colorata fino alla lavorazione delle ombreggiature e delle decorazioni attraverso pennello e bomboletta spray. Prima di iniziare, l’artista ha dovuto liberare parte dell’area di lavoro dai rifiuti.

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