Freddie Mercury, 25 anni fa la morte

Il frontman dei Queen, tra rock e lirica

Giovedì 24 novembre cadranno i 25 anni della morte della voce dei Queen, ancora oggi una delle icone più potenti prodotte dalla cultura pop. Persino nella morte prematura Freddie Mercury ha lasciato un segno, stroncato dall'Aids quando le terapie che oggi permettono di convivere con la malattia erano ancora di là da venire. Persino un superdivo multimiliardario che aveva clamorosamente portato i codici della teatralità gay sui palchi del rock aveva vissuto la sua omosessualità come un fatto privato, così come aveva tenuto nascosta per anni la sua malattia.

La morte prematura per i divi è il passaporto per il mito. Ma in fondo, se si vuole sintetizzare, ciò che rendeva così speciale Freddie Mercury era proprio il fatto che portasse in scena il suo mito. Tecnicamente è stato un cantante strepitoso e un performer con pochi rivali, tra rock e lirica. Se lo ricorda bene chiunque abbia visto Live Aid, dove, per giudizio unanime, il set dei Queen fu considerato di gran lunga il migliore.

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