Guida Michelin, nell'alta cucina Trentino battuto dall'Alto Adige

di Giuseppe Casagrande


Ventitré le stelle conquistate dall'Alto Adige (con ben quattro ristoranti bistellati), otto quelle assegnate ad altrettanti ristoranti trentini.
Niente di nuovo, quindi, sotto il sole. Si confermano : la «Locanda Margon» (Ravina, chef Alfio Ghezzi ), «Maso Franch» (Verla di Giovo, chef Diego Rigotti ), «El Molin» (Cavalese, chef Alessandro Gilmozzi), «Malga Panna» (Moena, chef Paolo Donei ), «?L Chimpl » (Vigo di Fassa, chef Stefano Ghetta ), l' «Orso Grigio» (Ronzone, chef Cristian Bertol ), «Il Gallo Cedrone» (Madonna di Campiglio, chef Vinicio Tenni ) e il «Dolomieu» (Madonna di Campiglio, chef Enrico Croatti ).

La novità dell'edizione 2016 della Guida Rossa Michelin è costituita dall'exploit di due giovani e talentuosi chef trentini che hanno conquistato l'agognata (e meritata) stella fuori regione: il fassano Peter Brunel a Firenze come responsabile delle cucine del Ristorante «Borgo San Jacopo» del Gruppo Ferragamo e il valsuganotto Giuliano Baldessari di Roncegno Terme che, dopo dieci anni come sous-chef alla corte di Massimo Alajmo alle «Calandre» di Padova (3 stelle Michelin) è stato premiato con il prestigioso riconoscimento per la conduzione del Ristorante «Aqua Crua» di Barbarano Vicentino, locale che in pochi mesi ha incontrato l'apprezzamento entusiastico dei buongustai. Cucina di territorio (usa ortaggi e frutta dell'orto) rivisitata con quel tocco di genialità che è la nota distintiva dei grandi chef.

Tornando all'Alto Adige, quest'anno gli ispettori della Michelin capitanati da Sergio Lovrinovich hanno voluto premiare ben quattro ristoranti con la duplice stella: accanto ai gettonatissimi St. Hubertus di Norbert Niederkofler (San Cassiano in Badia), Jasmin di Chiusa (chef Martin Obermarsoner ) e Trenkerstube di Castel Tirolo (chef Gerhard Wieser ), hanno inserito il Ristorante Gourmet Stube Einhorn di Mules (Valle Isarco, chef Peter Girtler ).

Da segnalare anche due new entry: «La Dolce Vita Stube» di Naturno (chef Thomas Ebner ) e l' «Alpenroyal Gourmet» di Selva Gardena (chef Marco Porcelli ) che vanno ad affiancare i confermati ristoranti stellati «La Siriola-Ciasa Salares» (Alta Badia), «La Stüa di Michil » (Corvara), «Zur Rose» (Appiano), «Kuppelrain» (Castelbello), «Tilia» (Dobbiaco), «Schöneck» (Falzes), «Sissi» (Merano), «Castel Fragsburg» (Merano), «Johannes Stube» (Nova Levante), «Anna Stuben» (Ortisei), «Alpes» (Sarentino), «Terra» (Sarentino), «Zum Löwen» (Tesimo). Hanno perso la stella i ristoranti altoatesini «Kleine Flamme» di Vipiteno e «La Passion» di Vandoies.

In campo nazionale confermate le tre stelle (il massimo dei riconoscimenti) a otto ristoranti. Eccoli: Ristorante «Reale» di Castel di Sangro (L'Aquila) dello chef Niko Romito, l'«Osteria Francescana» di Massimo Bottura (Modena), «Le Calandre» di Massimiliano Alajmo (Rubano, Padova), il «Pescatore» di Nadia Santini (Canneto sull'Oglio, Mantova), l'«Enoteca Pinchiorri» (Firenze), la «Pergola» (Roma), «Da Vittorio» (Brusaporto, Bergamo), «Piazza Duomo» (Alba).

Con 334 ristoranti l'Italia si conferma come la seconda nazione più ricca al mondo con 288 ristoranti stellati, 38 con due stelle e 8 con tre stelle. Nella sessantunesima edizione della guida, spiccano i giovani talenti, con dieci chef che hanno un'età inferiore ai 35 anni. Napoli conquista il podio di provincia italiana più stellata con 20 ristoranti.
La Campania, con tre new entry per un totale di 37 ristoranti stellati, si posiziona sul secondo gradino del podio tra le regioni, seconda solo alla Lombardia che conferma il suo primato con 58 ristoranti. Al terzo posto fra le regioni ex aequo il Piemonte e il Veneto con 36 ristoranti stellati.

La Michelin segnala anche 271 ristoranti «Bib Gourmand», ovvero quelli con menu a carattere tipicamente regionale a meno di 30 euro. Le regioni con più ristoranti «Bib Gourmand» sono il Veneto e l'Emilia Romagna (entrambe con 32 ristoranti). In Trentino sono undici: Da Cipriano (Calavino), Casa del Vino (Isera), Vecchia Sorni (Lavis), Boivin (Levico Terme), Foresta (Moena), Locanda D&D Maso Sasso (Nogaredo); Nerina (Romeno), Morelli (Canezza), Chalet Pra delle Nasse da Anita (San Martino di Castrozza) e (new entry) l' Agritur El Mas (Moena).

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