Quanti vip alla Scala di Milano per una «prima» blindatissima

È la «Prima» dei controlli con metal detector e agenti schierati ovunque, ma non è la serata della paura quello di questa sera alla Scala, dove va in scena Giovanna d’Arco di Verdi. «Paura? Non siamo mai stati così sicuri» scherza l’ex presidente della Camera Nazionale della Moda, Mario Boselli, tra i primi ad arrivare al Piermarini.

Nessun timore nemmeno per Patti Smith che ieri era a Parigi per ricordare le vittime degli attacchi terroristici, ma oggi è qui «solo per vedere l’opera».

Tra i presenti anche il premier Matteo Renzi, accompagnato dalla moglie Agnese.

[[{"type":"media","view_mode":"media_preview","fid":"718251","attributes":{"alt":"","class":"media-image","height":"180","width":"180"}}]]  [[{"type":"media","view_mode":"media_preview","fid":"718256","attributes":{"alt":"","class":"media-image","height":"180","width":"180"}}]]  [[{"type":"media","view_mode":"media_preview","fid":"718241","attributes":{"alt":"","class":"media-image","height":"180","width":"180"}}]]

Gli assidui della Scala sono i più determinati: «È importante esserci, bisogna andare avanti - dice Raffaella Curiel - se no facciamo il loro gioco». «Sono stata controllata e mi sento sicura» dice Diana Bracco, «questa sera è importante esserci per dimostrare di non avere paura» concorda Giovanna Salza, moglie di Corrado Passera. «Questa è una Prima senza paura - sottolinea Emma Marcegaglia - questa città è forte, è rinata, c’è grande energia». «Chi ama la Scala non può mancare alla Prima - le fa eco Laura Morino Teso - dobbiamo dare importanza a questi momenti».

 

«È una serata dove è giusto esserci per dimostrare di non avere paura» afferma Valeria Marini. Di verde speranza vestita, Daniela Santanchè è tornata alla Scala dopo sette anni «perché dopo gli attacchi di Parigi e dopo l’allerta dell’Fbi sulla Scala dobbiamo dimostrare di non avere paura». «I controlli sono stati veloci, l’atmosfera non mi è sembrata diversa degli altri anni se non per la piazza un pò vuota e surreale - afferma Arturo Artom - ma dovremo abituarci. Da milanesi d’adozione io e mia moglie non manchiamo una Prima da quindici anni e mi sembra che questa dia anche un senso di un clima economico discreto».

[[{"type":"media","view_mode":"media_original","fid":"718246","attributes":{"alt":"","class":"media-image","height":"2012","width":"3072"}}]]

Sono alla loro Prima invece Giuseppe Zeno e Margareth Madè, la coppia più bella della serata: «Non mi sono lasciato condizionare dal clima di terrore - racconta l’attore napoletano - la vita deve continuare senza paura e l’arte e la bellezza ci devono aiutare»; «certo si respira un clima un pò particolare, ma all’ingresso ci sono molti controlli e - aggiunge l’attrice siciliana - mi sento serena». L’unica che ammette di trovare del timore è Carla Fracci: «Sì c’è paura, la gente ha paura, è una desolazione - lamenta l’etoile - vivere così».

Per Gianni Letta forse «c’è stata una eccessiva enfatizzazione, se si fosse parlato meno della blindatura...».

comments powered by Disqus