Vito, il gatto bionico con le protesi alle zampe: da Riva del Garda, adesso è una star (con account e un libro dedicato a lui)

di Elena Piva

Ecco l’incredibile storia di Vito, gatto salvato dalle proprietarie e ora munito di protesi alle zampe inferiori.

Cacciatore e giocherellone, Vito è un micio viaggiatore: nato in Sicilia a San Vito lo Capo, è stato trovato e adottato da Eleonora e Alfredo durante una vacanza.

Trasferitosi per due anni proprio nella nostra Riva del Garda, alla morte della padrona è stato accolto dalla figlia di lei, Silvia Gottardi (ex giocatrice di basket) e dalla sua compagna, Linda Ronzoni (graphic designer) nel Milanese.

Un gatto affettuoso, cacciatore e giocherellone, che negli anni si è fatto conoscere dal vicinato per le scampagnate nel quartiere del capoluogo lombardo. Due anni fa però, la vita del vivace Vito ha subìto un duro colpo: mentre si trovava da alcuni amici, affidato loro dalle proprietarie in luna di miele, è stato coinvolto in un incidente.

Una zampa persa all’istante, le preoccupazioni del dott. Massimo Petazzoni divenute presto reali: amputare anche l’altra.

Le padrone Silvia e Linda hanno abbandonato l’India, meta del viaggio di nozze: lasciare solo il loro compagno di vita sarebbe stato un dolore insostenibile.

La complessa operazione chirurgica che ha permesso a Vito di avere due protesi in titanio è stata unica in Italia: un intervento simile è stato effettuato solo nel 2010 a Londra.

Grazie al profilo Fb E Instagram @vituzzosuperstar, Silvia Gottardi e Linda Ronzoni hanno diffuso la storia del loro coraggioso felino, simbolo di tenacia e resilienza, oggi protagonista di «Vito il Gatto bionico», libro per bambini scritto da Claudia Fachinetti.

Il racconto, illustrato da Camilla Zaza ed edito da «Battello a Vapore», è narrato da Amelie, una bambina di nove anni innamorata degli animali. L’esperienza vissuta da Vito aiuta a comprendere quanto sia importante prendersi cura l’uno dell’altro, animale e umano che sia. Assieme, infatti, è possibile superare qualsiasi limite e rialzarsi, per proseguire il cammino oltre le difficoltà.

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