L'orso sbuca dal bosco a Grigno e se la dà a gambe. FOTO

Nuovo avvistamento di un orso, questa volta in Valsugana, dove, stando alle informazioni disponibili, non è segnalata la presenza stabile di plantigradi, ma non sono rari i casi di passaggi, specie di esemplari maschi.

Le foto immortalano un incontro di ieri avvenuto nel comune di Grigno, non lontano dal Crm e dalla zona industriale, ai piedi di ripide montagna attraversate anche da qualche traccia e sentiero  che collegano la Valsugana con la zona dell'altopiano della Marcesina/Asiago (raggiungibile anche su una carrabile ma a traffico limitato, da Selva) e sul versante opposto, sopra i monti,c'è invece l'altopiano del Tesino.

L'orso immortalato, che come si vede se la dà  a gambe dopo essere sbucato da un boschetto, potrebbe essere lo stesso visto nell'incredibile passeggiata nel centro di Calliano, in Vallagarina, dove era salito anche nel terrazzo di una casa cercando di entrare da una finestra, forse attirato da odori di cibo, dal quale era scappato probabilmente spaventato per le presenze umane all'interno.

 

 

 

 

 

 

 Ma potrebbe trattarsi anche dell'orso pendolare della Valsugana, MJ4, che dal Brenta era solito trasferirsi sulle Dolomiti Bellunesi per il periodo del letargo e quindi rientrare in Trentino, seguendo un corridoi che in buona parte passava anche attrtaverso la Valsugana, ma sul versante settentrionale, attraverso il Lagorai. In ogni modo, la sotria di MJ4 sta a indicare che già negli ani scorsi orsi del Brenta si erano spsotati attraverso le varie barriere artificiali e naturali della valle dell'Adige, il caso del povero M49, ora rinchiuso nelr ecinto provinciale del Casteller, non era affatto il primo, come qualcuno invece ha sostenuto.

Ma torniamo a Grigno. Data la vicinanza geografica appare più probabile che l'orso sia lo stesso un giovane maschio passato a Calliano e poi manifestatosi sull'altopiano di Lavarone nei giorni scoris, dunque in una zona molto vicina alla Valsugana e all'altopiano di Asiago, una distanza assolutamente compatibile con gli spostamenti di questo grande animale selvatico, che può muoversi in una giornata anche di 50-60 chilometri, sempre evitando i punti frequentati dagli esseri umani. Ma in qualche snodo di attraversamento le persone possono sopraggiungere in macchina, com'è accaduto in questo caso, che ci ha regalato due belle immagini.

 

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